martedì 28 gennaio 2014

Pier Luigi Lando

In un ultimo articolo uscito qualche giorno fa su : movimentosalvemini.blogspot.it   ho cercato, di esporre i motivi per cui la maturazione del cervello umano ancora, per una certa, ma significativa  percentuale  (forse a dimensione planetaria)  non usufruisce di fattori e condizioni per procedere oltre quel livello di  organizzazione cerebrale che abbiamo in comune con le altre specie. A questo livello  è assicurata, oltre alla sopravvivenza  del soggetto, la vita relazionale in seno al branco. Per es.: l'intelligenza nella migliore delle  ipotesi potrà essere quella della volpe; mentre  è forte la lotta per guadagnare un rango più vantaggioso, sempre in seno al branco; i comportamenti predatori sono altrettanto forti (anche  gli animali rubano!).
Per inciso una forte molla per una smoderata voglia di potere può essere  scatenata mediante una  coatta tendenza a ribaltare una frustrante posizione di inferiorità  subita sin dai primi anni di ci vita in famiglia. La situazione  degli esseri umani, però,  può essere molto più complessa  di quella  dei viventi di altre specie anzitutto per  gli ancora predominanti metodi ritenuti educativi e non solo. Se qualcuno di voi si prenderà la briga di leggere l’articolo e di farmi sapere dove io non sia riuscito a renderlo  accessibile anche ai non addetti, forse oltre che  fare cosa gradita a me, può darsi che gioverà a qualcun altro. 

                                                                                                                                                                    Pier Luigi Lando

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