La grande bellezza di Paolo
Sorrentino è in lizza come miglior film straniero agli Oscar 2014. L'86ª edizione della
prestigiosa cerimonia della consegna delle statuette tanto ambite, si terrà al
Dolby Theatre di Los Angeles il 2 marzo 2014. La grande bellezza
è un film epocale per la cinematografia italiana. Ogni fotogramma farà sicuramente
parte della storia del cinema nostrano. Un inno a Roma che viene ritratta nella
sua eterna e incommensurabile bellezza, ma anche un inno alla decadenza della
dolce vita romana così differente da quella fastosa e spensierata degli anni
‘60. I riferimenti all’intramontabile film di Federico Fellini sono continui e
si susseguono in ogni momento della storia del film che viene narrata dal
protagonista Tony Servillo (nel ruolo di Jep Gambardella)
in una interpretazione che lo renderà, molto probabilmente, famoso nella storia
del cinema mondiale.Gli elementi che ricordano marcatamente i momenti
“felliniani” sono rappresentati da segnali e situazioni inequivocabili che
vanno dall’utilizzo di una attrice nana (Giovanna Vignola), che interpreta magistralmente
il ruolo di Dadina, direttrice del giornale su cui scrive Jep,
all’ambientazione delle feste surreali e soprattutto alla descrizione dettagliata
dei personaggi abituali frequentatori delle notti romane. Anche i personaggi
interpretati da Carlo Verdone e Sabrina Ferilli si integrano perfettamente
nella esaltata decadente bellezza di tipo felliniano.
Il film inizia con una citazione dello scrittore francese Louis
Ferdinand Céline, considerato uno dei più influenti scrittori del XX
secolo, tratta dalla sua opera più significativa “Viaggio al termine di una
notte”: “Il viaggio che ci è dato è interamente immaginario: ecco la sua forza,
va dalla vita alla morte. Uomini, bestie, città e cose: è tutto inventato…”.
Su queste parole, dove tutto appare finzione e trucco, cerca di dipanarsi la vita
sedimentata dei protagonisti tra il chiacchiericcio, le meschinità e gli
sprazzi di bellezza.
Il bravo regista italiano, ha
volutamente creato una voragine tra i personaggi e la bellezza di Roma nella
sua esaltazione più magica che rappresenta la grande protagonista incombente
per tutta la durata del film insieme alla “grande bellezza” della nostra vita
seppur apparentemente noiosa, falsa e truccata in diversi aspetti e situazioni.
Finalmente l’Italia si ripresenta
alla kermesse degli Oscar con
un’opera di grande livello che rinnoverà
la tradizione del cinema italiano che negli ultimi decenni ha subìto
senz’altro una involuzione in termini di qualità. Paolo Sorrentino ci
rappresenterà degnamente perché il suo film è un capolavoro!

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