Comunicato Stampa
Ancora una volta avremo un Parlamento di “nominati”, non
rappresentativo, pletorico e velenosamente rissoso.
In Gran Bretagna la legge elettorale è in vigore da due secoli. Negli Stati
Uniti d’America, da un secolo e mezzo. In Francia e in Germania, da
sessant’anni. In Italia, dall’Unità (1861) ad oggi, abbiamo avuto una dozzina
di riforme farraginose e truffaldine. Dopo il Porcellum e l’Italicum,
congegnati artatamente dagli oligarchi di alcuni partiti per impedire la
vittoria dei partiti avversari, ci viene ora propinato il Rosatellum bis, che
potrebbe essere definito “Imbroglioncellum bis” per le seguenti ragioni.
Avremo un Parlamento di “nominati”
perché, ancora una volta, sarà annullata la possibilità di libera scelta da
parte degli elettori in quanto, con il sistema maggioritario (231 collegi per
la Camera) i partiti si coalizzeranno per sostenere un candidato comune. Dei
restanti 399 seggi, 12 continueranno ad essere eletti nelle Circoscrizioni
estere, uno solo in val d’Aosta, e 386 con sistema proporzionale in listini
bloccati di 2 – 4 nomi (famigerato metodo Caligola). Il Governo definirà circa
65 collegi plurinominali. Per il recupero dei resti saranno create 28 circoscrizioni
per la Camera e 20 per il Senato. Il cosiddetto “premio di maggioranza” è una
forzatura truffaldina nei confronti del peso reale dei consensi manifestati
dagli elettori. Evviva gli azzeccagarbugli che hanno ignorato le indicazioni
della Corte Costituzionale che ha suggerito un sistema omogeneo per le due
Camere. Domanda: quanti elettori riusciranno a capire il funzionamento pratico
di siffatto meccanismo elettorale?
Avremo un Parlamento pletorico
perché i suoi componenti resteranno circa un migliaio (un record mondiale),
causando un enorme spreco di denaro pubblico e di tempo in quanto ogni proposta
di legge rimbalzerà più di una volta tra Camera e Senato prima di essere
approvata definitivamente.
Avremo un Parlamento devastato da velenose
risse perché, constatato il tripolarismo in atto, ogni futura maggioranza
governativa (minoranza nel Paese reale) sarà costretta a ricorrere
ripetutamente a mozioni di fiducia per imbavagliare le opposizioni (e le
dissidenze che inevitabilmente sorgeranno all’interno della maggioranza) per
imporre i propri disegni di legge.
Alexis de Tocqueville fu lungimirante quando, oltre un secolo fa, lanciò
l’allarme contro la subdola “dittatura della maggioranza”.
Di fronte ad un panorama politico così desolante il Movimento Salvemini
insiste nel proporre all’attenzione dell’opinione pubblica e degli oligarchi
dei partiti i numerosi vantaggi, economici e morali, che potrebbero derivare
dall’introduzione nell’ordinamento giuridico italiano (Costituzione e legge
elettorale) del modello democratico
ateniese, perfezionato dal metodo Pericle, in vigore nell’antica Grecia nel
V e IV secolo a. C. (nonché nella Serenissima Repubblica di Venezia e nella
Repubblica di Firenze, dal tardo Medioevo agli inizi del Rinascimento).
Quel modello politico, di legislazione e di governo, segnò la nascita della
Democrazia nella Storia dell’umanità. Era fondato concretamente sul principio
delle Pari Opportunità in quanto
consentiva a tutti i cittadini (non solo ai ricchi) di accedere a cariche
istituzionali mediante sorteggio tra
coloro che possedevano i requisiti morali e professionali specificati dalla
legge. Quel modello pose fine allo squallido mercato dei voti (oggi denominato
“voto di scambio” patteggiato illecitamente con singoli elettori oltreché con i
boss delle cosche malavitose); pose fine alle velenose risse tra i numerosi
aspiranti alle poltrone del Potere, alle offese e agli insulti reciproci tra
leaders (perfino all’interno di uno stesso partito). Quel modello rasserenò il
torbido clima sociale che imperversava nell’antica Grecia, consentendole di
essere il faro della civiltà in tutto il mondo allora conosciuto. Quel modello
trasformò l’ambiente politico da covo di vipere, assetate di privilegi e di
Potere, in luogo di civile confronto e di reciproco rispetto tra differenti
opinioni, all’unico fine di far prevalere l’interesse
generale del popolo, nelle varie componenti sociali.
Il Movimento Salvemini insiste nel sostenere che l’unica vera
contrapposizione tra i cittadini è quella tra canaglie e galantuomini, indipendentemente dall’appartenenza a
partiti politici, a confessioni religiose, a gruppi etnici e a ceti sociali.
Insiste nel proporre “una grande alleanza
tra Uomini illuminati,competenti e onesti che si uniscano al di sopra dei partiti
per accordarsi su problemi concreti e, di volta in volta, cerchino le forze
necessarie per risolverli” (Gaetano
Salvemini, 1953).
L’Italia ha urgente bisogno di un Parlamento
monocamerale con 100 seggi assegnati mediante sorteggio a cittadini
illuminati, competenti e onesti (ciascuno dei quali aderisca ad un programma di
iniziative socio-economiche illustrato agli elettori prima delle votazioni, non in campagne
elettorali finanziate segretamente da lobby di vario genere ma dai mass media
con spese a carico dello Stato per garantire pari opportunità tra le forze in
campo). L’assegnazione dei seggi dovrebbe essere effettuata in base alla
percentuale di consensi espressi su ciascun programma. Con base 100, il
meccanismo di attribuzione dei seggi sarebbe trasparente e comprensibile per
tutti.
L’Italia ha urgente bisogno di un Governo
guidato da un galantuomo “super partes”, designato non con il “metodo
Caligola” (come avviene oggi) ma mediante sorteggio tra cittadini
professionalmente qualificati e moralmente irreprensibili, con requisiti
dettagliatamente specificati da apposita legge.
L’Italia ha urgente bisogno di una Magistratura
composta al 100% da toghe “super partes”, pienamente indipendenti dai partiti
politici, e di un Consiglio Superiore della Magistratura non lottizzato, non
dilaniato da “correnti” ideologizzate per fini di parte. Occorre una riforma
dell’ordinamento giudiziario che sia in grado di ripristinare la fiducia dei
cittadini nella Giustizia (civile, penale e amministrativa).
E’ confortante constatare il fatto che fino ad oggi oltre 32.000 lettori del periodico
“L’Attualità” (organo ufficiale del Movimento
Salvemini) e visitatori di questo sito web abbiano firmato il modulo di
adesione al Comitato Nazionale per la
Randomcrazia, a prescindere dall’appartenenza ai partiti politici.
Il Movimento Salvemini, fondato oltre 55 anni fa, ringrazia vivamente
coloro che - aderendo al predetto Comitato - hanno manifestato un profondo
disgusto nei confronti dell’attuale letamaio socio-politico italiano e rivolge
un vibrante appello ai cinquanta
milioni di elettori affinchè non si lascino abbindolare da politicanti
logorroici, “maestri” di propaganda truffaldina. Invita tutti a riflettere
attentamente sull’urgente necessità di riscrivere la Costituzione per rifondare
la Repubblica sulla Randomcrazia. Per edificare una società di cittadini onesti
governati da galantuomini.
30 novembre 2017
Il Consiglio Direttivo
E mail: lattualita@yahoo.it
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