mercoledì 31 gennaio 2018

                                                              Comunicato Stampa
  Ancora una volta avremo un Parlamento di “nominati”, non rappresentativo, pletorico e velenosamente rissoso.

In Gran Bretagna la legge elettorale è in vigore da due secoli. Negli Stati Uniti d’America, da un secolo e mezzo. In Francia e in Germania, da sessant’anni. In Italia, dall’Unità (1861) ad oggi, abbiamo avuto una dozzina di riforme farraginose e truffaldine. Dopo il Porcellum e l’Italicum, congegnati artatamente dagli oligarchi di alcuni partiti per impedire la vittoria dei partiti avversari, ci viene ora propinato il Rosatellum bis, che potrebbe essere definito “Imbroglioncellum bis” per le seguenti ragioni.
Avremo un Parlamento di “nominati” perché, ancora una volta, sarà annullata la possibilità di libera scelta da parte degli elettori in quanto, con il sistema maggioritario (231 collegi per la Camera) i partiti si coalizzeranno per sostenere un candidato comune. Dei restanti 399 seggi, 12 continueranno ad essere eletti nelle Circoscrizioni estere, uno solo in val d’Aosta, e 386 con sistema proporzionale in listini bloccati di 2 – 4 nomi (famigerato metodo Caligola). Il Governo definirà circa 65 collegi plurinominali. Per il recupero dei resti saranno create 28 circoscrizioni per la Camera e 20 per il Senato. Il cosiddetto “premio di maggioranza” è una forzatura truffaldina nei confronti del peso reale dei consensi manifestati dagli elettori. Evviva gli azzeccagarbugli che hanno ignorato le indicazioni della Corte Costituzionale che ha suggerito un sistema omogeneo per le due Camere. Domanda: quanti elettori riusciranno a capire il funzionamento pratico di siffatto meccanismo elettorale?
Avremo un Parlamento pletorico perché i suoi componenti resteranno circa un migliaio (un record mondiale), causando un enorme spreco di denaro pubblico e di tempo in quanto ogni proposta di legge rimbalzerà più di una volta tra Camera e Senato prima di essere approvata definitivamente.
Avremo un Parlamento devastato da velenose risse perché, constatato il tripolarismo in atto, ogni futura maggioranza governativa (minoranza nel Paese reale) sarà costretta a ricorrere ripetutamente a mozioni di fiducia per imbavagliare le opposizioni (e le dissidenze che inevitabilmente sorgeranno all’interno della maggioranza) per imporre  i propri disegni di legge. Alexis de Tocqueville fu lungimirante quando, oltre un secolo fa, lanciò l’allarme contro la subdola “dittatura della maggioranza”.
Di fronte ad un panorama politico così desolante il Movimento Salvemini insiste nel proporre all’attenzione dell’opinione pubblica e degli oligarchi dei partiti i numerosi vantaggi, economici e morali, che potrebbero derivare dall’introduzione nell’ordinamento giuridico italiano (Costituzione e legge elettorale) del modello democratico ateniese, perfezionato dal metodo Pericle, in vigore nell’antica Grecia nel V e IV secolo a. C. (nonché nella Serenissima Repubblica di Venezia e nella Repubblica di Firenze, dal tardo Medioevo agli inizi del Rinascimento).
Quel modello politico, di legislazione e di governo, segnò la nascita della Democrazia nella Storia dell’umanità. Era fondato concretamente sul principio delle Pari Opportunità in quanto consentiva a tutti i cittadini (non solo ai ricchi) di accedere a cariche istituzionali mediante sorteggio tra coloro che possedevano i requisiti morali e professionali specificati dalla legge. Quel modello pose fine allo squallido mercato dei voti (oggi denominato “voto di scambio” patteggiato illecitamente con singoli elettori oltreché con i boss delle cosche malavitose); pose fine alle velenose risse tra i numerosi aspiranti alle poltrone del Potere, alle offese e agli insulti reciproci tra leaders (perfino all’interno di uno stesso partito). Quel modello rasserenò il torbido clima sociale che imperversava nell’antica Grecia, consentendole di essere il faro della civiltà in tutto il mondo allora conosciuto. Quel modello trasformò l’ambiente politico da covo di vipere, assetate di privilegi e di Potere, in luogo di civile confronto e di reciproco rispetto tra differenti opinioni, all’unico fine di far prevalere l’interesse generale del popolo, nelle varie componenti sociali.
Il Movimento Salvemini insiste nel sostenere che l’unica vera contrapposizione tra i cittadini è quella tra canaglie e galantuomini, indipendentemente dall’appartenenza a partiti politici, a confessioni religiose, a gruppi etnici e a ceti sociali. Insiste nel proporre “una grande alleanza tra Uomini illuminati,competenti e onesti che si uniscano al di sopra dei partiti per accordarsi su problemi concreti e, di volta in volta, cerchino le forze necessarie per risolverli” (Gaetano Salvemini, 1953).
L’Italia ha urgente bisogno di un Parlamento monocamerale con 100 seggi assegnati mediante sorteggio a cittadini illuminati, competenti e onesti (ciascuno dei quali aderisca ad un programma di iniziative socio-economiche illustrato agli elettori  prima delle votazioni, non in campagne elettorali finanziate segretamente da lobby di vario genere ma dai mass media con spese a carico dello Stato per garantire pari opportunità tra le forze in campo). L’assegnazione dei seggi dovrebbe essere effettuata in base alla percentuale di consensi espressi su ciascun programma. Con base 100, il meccanismo di attribuzione dei seggi sarebbe trasparente e comprensibile per tutti.
L’Italia ha urgente bisogno di un Governo guidato da un galantuomo “super partes”, designato non con il “metodo Caligola” (come avviene oggi) ma mediante sorteggio tra cittadini professionalmente qualificati e moralmente irreprensibili, con requisiti dettagliatamente specificati da apposita legge.
L’Italia ha urgente bisogno di una Magistratura composta al 100% da toghe “super partes”, pienamente indipendenti dai partiti politici, e di un Consiglio Superiore della Magistratura non lottizzato, non dilaniato da “correnti” ideologizzate per fini di parte. Occorre una riforma dell’ordinamento giudiziario che sia in grado di ripristinare la fiducia dei cittadini nella Giustizia (civile, penale e amministrativa).
E’ confortante constatare il fatto che fino ad oggi oltre 32.000 lettori del periodico “L’Attualità” (organo ufficiale del Movimento Salvemini) e visitatori di questo sito web abbiano firmato il modulo di adesione al Comitato Nazionale per la Randomcrazia, a prescindere dall’appartenenza ai partiti politici.
Il Movimento Salvemini, fondato oltre 55 anni fa, ringrazia vivamente coloro che - aderendo al predetto Comitato - hanno manifestato un profondo disgusto nei confronti dell’attuale letamaio socio-politico italiano e rivolge un vibrante appello ai cinquanta milioni di elettori affinchè non si lascino abbindolare da politicanti logorroici, “maestri” di propaganda truffaldina. Invita tutti a riflettere attentamente sull’urgente necessità di riscrivere la Costituzione per rifondare la Repubblica sulla Randomcrazia. Per edificare una società di cittadini onesti governati da galantuomini.
30 novembre 2017                                                        Il Consiglio Direttivo

E mail:  lattualita@yahoo.it

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