mercoledì 31 gennaio 2018

Comunicato stampa

 Per uscire dal caos politico-istituzionale urge rilanciare l’antico modello democratico ateniese.

Dopo le elezioni politiche del prossimo mese di marzo sarà difficile (con l’attuale legge elettorale “Rosatellum bis”) la formazione di un Governo in quanto i principali schieramenti in campo sono essenzialmente tre e si prevede che nessuno di essi riuscirà a conquistare il 40% dei consensi.
Le conseguenze saranno disastrose: crescita zero (o quasi) del P.I.L., disoccupazione allarmante, precariato giovanile in aumento, perdita di credibilità in campo internazionale.
Purtroppo, nella presentazione delle candidature resta in auge il famigerato “metodo Caligola”.
Gli oligarchi di quasi tutti i partiti hanno soffocato la Democrazia. Il teatrino della Politica è manovrato da individui senza scrupoli morali. Restano in circolazione circa 30.000 auto blu i cui costi di gestione sono pagati dai contribuenti, tartassati da un Fisco rapace. Resta in vigore la normativa sulle inutili e costose Province e sul carrozzone chiamato C.N.E.L. I candidati Premier (sia quelli del Centro-destra sia quelli del Centro-sinistra) sono numerosi. Si fanno concorrenza anche esponenti dello stesso partito. La campagna elettorale continua ad essere attuata con il sistema delle “ìmpari opportunità”, a favore di chi può disporre di maggiori risorse finanziarie (più o meno lecite). La confusione e la rabbia di milioni di elettori  aumenterà. La percentuale degli astensionisti e dei votanti scheda bianca e nulla oltrepasserà il 50% del Corpo elettorale.
Molti politicanti di mestiere sembrano pedine impazzite che si muovono su un tavolo da gioco, taroccato da brogli di vario genere e inquinato dallo squallido “voto di scambio”. Dall’epoca del libro-denuncia di Gaetano Salvemini contro l’allora Capo del Governo Giovanni Giolitti (“Il ministro della malavita”, 1910) fino ad oggi non è cambiato nulla. Anzi, il panorama politico appare maggiormente degenerato, essendosi trasformato in lobby-pluto-crazia. L’esatta antitesi della Democrazia.
In Italia – osservò Gaetano Salvemini nel 1913 – di progressivo c’è soltanto la paralisi”. E’ passato oltre un secolo e quest’ amaro giudizio mantiene un’attualità impressionante. A dominare la scena è ancora l’eccessivo personalismo dei leaders, l’esasperata voglia di esibizionismo cialtronesco, la rissa velenosa (perfino all’interno di ciascun partito), la caccia ai voti offerti dai boss dei mille clan operanti in tutta Italia, l’ostinata difesa di odiosi privilegi, l’indifferenza verso milioni di disoccupati, cassintegrati, precari e persone che sopravvivono in assoluta povertà, l’allarmante aumento del deficit nel Bilancio dello Stato, il disprezzo per l’interesse generale del Paese.
Il cinico egoismo dei ricchi Epuloni (alcuni dei quali sono evasori fiscali ed altri occupano un cospicuo numero di seggi in Parlamento) è una maledizione che incombe sul destino di un popolo che pur è passato alla Storia come protagonista del Rinascimento, del Risorgimento contro oppressori stranieri, della Resistenza alla dittatura fascista.
Di fronte a questo caotico panorama politico il Movimento Salvemini propone il rilancio dell’antico modello democratico ateniese, caratterizzato dal “metodo Pericle” (ovviamente adattato ai tempi moderni): attribuzione di cento seggi, in un Parlamento monocamerale, mediante sorteggio tra cittadini competenti, illuminati e onesti, i cui requisiti vengano rigorosamente specificati da apposita legge. Durata massima nella carica: cinque anni. Divieto di essere risorteggiati, allo scopo di impedire il radicamento di eventuali collusioni con esponenti della malavita organizzata.  I dettagli di tale procedura sono illustrati  in alcuni recenti libri di Cosmo G. Sallustio Salvemini  (“Dalla corrotta oligarchia alla demo-sorte-merito-crazia”, “Informazione manipolata dalle lobby”, Democrazia degenerata”, “Canaglie e Galantuomini”, “Non mollare è il nostro motto”).
E’ questo l’unico modo per assicurare governabilità e stabilità istituzionale, per edificare una società di cittadini onesti governati da galantuomini. La Politica dovrebbe essere vissuta come servizio (gratuito) a favore del popolo e non come strumento di arricchimento personale e di accaparramento di poltrone di potere.
18 dicembre 2017                  Il Consiglio Direttivo del Movimento Salvemini


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