martedì 6 febbraio 2018

Comunicato stampa

Da molti mesi pervengono in Redazione numerose segnalazioni da lettori esasperati da cartelle esattoriali (Agenzia delle Entrate-Riscossioni) che sembrano “estorsioni” di denaro ai danni dei contribuenti. In gergo giornalistico sono chiamate “cartelle pazze”. Alcuni contribuenti lamentano che il sistema tributario agisce come un rapinatore. Ad esempio, gli Uffici del Registro “accertano” i valori degli immobili compravenduti in misura enormemente superiore a quelli indicati nei rogiti notarili di compravendita. Tale accertamento viene effettuato in modo palesemente arbitrario in quanto vìola il principio della libera negoziazione tra acquirente e venditore. Infatti, se quest’ultimo, per ragioni personali o familiari, ha urgente bisogno di denaro ha il diritto di vendere un immobile ad un prezzo inferiore a quello di mercato. Di conseguenza gli Uffici del Registro (e l’Agenzia delle Entrate), accertando “ad libitum” un valore superiore a quello dichiarato nel rogito notarile, vìolano la libera contrattazione tra privati, pilastro millenario del Diritto civile. In sostanza, si tratta di un furto ammantato di legalità. Un’ingiustizia che ha indotto alcuni cittadini-contribuenti al suicidio.
Questa anomalia viene denunciata da molti anni da quasi tutti i leaders politici ma non è stata ancora eliminata in sede legislativa.
Ciò premesso, il Movimento Salvemini lancia un appello a tutti i gruppi politici parlamentari affinchè, agli inizi della prossima Legislatura, modifichino urgentemente la normativa in materia fiscale in modo da tutelare i contribuenti da ogni specie di abusi commessi dal Fisco.
 Il grado di civiltà di un Paese viene misurato anche e soprattutto in base alla tutela giuridica dei cittadini da ogni forma di sopruso perpetrato dallo Stato. In tale settore sociale l’Italia appare al cospetto del mondo come uno degli Stati più incivili.

29 gennaio 2018                   Il Consiglio Direttivo

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