SI AL REFERENDUM, MA CHE SIA UN PRIMO PASSO
VERSO LA GRANDE RIFORMA
Finalmente è giunto il momento di riformare la Carta del ’48, obsoleta,
anacronistica, piena di anomalie e di contraddizioni. Finalmente
l’inammissibile pletora di quasi mille parlamentari verrà ridimensionata.
Il 20 e 21 settembre il Corpo Elettorale potrà esprimersi per eliminare un
“mostro”.
La vittoria del SI è agevolmente prevedibile, oltreché auspicabile.
Ma attenzione. Dobbiamo augurarci che questo referendum sia un primo passo
verso la Grande Riforma della Costituzione, a cominciare dall’istituire un
Parlamento monocamerale composto da cento seggi. Una tale riforma consentirebbe
un notevole risparmio di denaro pubblico e di tempo (nell’espletamento della
funzione legislativa).
Urge riformare, inoltre, l’intero sistema della rappresentanza popolare (eliminando
il criminogeno “voto di scambio” e brogli di vario genere). I consensi devono
essere conquistati, non acquistati. La corruzione dev’essere estirpata dalle
radici. Le Istituzioni hanno urgente bisogno di essere trasparenti e credibili.
Da oltre un decennio il Movimento Salvemini sta lanciando appelli
all’opinione pubblica affinchè si risvegli dal torpore ed induca i leaders di
tutti i gruppi politici ad avviare una nuova fase costituente al fine di
introdurre nella futura Costituzione il principio della Demo-random-crazia.
Queste riforme istituzionali sono state dettagliatamente illustrate nei
libri visitabili in questo sito web,
nella voce” Rassegna libraria completa” e nella voce “Recensioni sui libri di
Cosmo G. Sallustio Salvemini.
16 agosto 2020 Il Consiglio Direttivo del Movimento Salvemini
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