martedì 12 gennaio 2021

Comunicato Stampa

TRUMP HA OSATO CHIAMARE “PATRIOTI” QUELLI CHE HANNO DATO L’ASSALTO AL CONGRESSO

 

L’aver elogiato per quattro anni i suprematisti bianchi (sovranisti e razzisti) ha prodotto frutti avvelenati il 6 gennaio u. s. quando, con le armi in tasca e con il volto coperto, hanno dato l’assalto al Congresso U.S.A., hanno occupato l’Aula ed hanno devastato gli uffici dei parlamentari.

 Tra i rivoltosi c’era anche un pittoresco sciamano con un elmetto cornuto. Ha occupato il seggio della presidente della Camera urlando frasi incomprensibili. Un altro ha portato via il leggìo. Un altro ancora voleva perfino uccidere alcuni deputati. Il mondo ha assistito ad un tragicomico tentativo di colpo di Stato, concluso con l’impeachment di Trump per “incitamento alla sovversione”.

E’ scandaloso soprattutto il fatto che Trump li ha chiamati “patrioti”. Chissà quale tipo di patria lui ha nella mente. Per due mesi ha blaterato di essere stato vittima di brogli elettorali che non sono stati mai accertati dopo 60 ricorsi giudiziari e che sono stati negati perfino dalla Corte Suprema (nella quale la maggioranza dei giudici è filo-trumpiana).

Sembrano, pertanto, maturi i tempi per sperimentare, negli U.S.A. e negli altri Stati occidentali, il sistema di rappresentanza popolare (ideato da Clistene nell’antica Grecia nel quinto secolo a.C. e perfezionato da Pericle) recentemente denominato “random-crazia” da alcuni docenti della Stanford University di California.

Riteniamo che questa è l’unica via percorribile per garantire trasparenza nella selezione dei rappresentanti del popolo, per assicurare pari opportunità tra ricchi e poveri e per eliminare il famigerato “voto di scambio”, che da oltre un secolo è fonte di vile clientelismo e di corruzione morale.

12 gennaio 2021   Il Consiglio Direttivo del Movimento Salvemini

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