mercoledì 3 febbraio 2021

Comunicato Stampa

 

                      APPELLO AI GALANTUOMINI.

L’INSTABILITA’ DEI GOVERNI E’ VOLUTA DALLA COSTITUZIONE,  

                       DA REVISIONARE CON URGENZA.

            L’ITALIA HA BISOGNO DI  NUOVI CINCINNATI.

 

In 73 anni di vita repubblicana si sono verificate circa settanta crisi di governo. Un desolante record mondiale.

La causa primaria di questo disastro istituzionale va individuata nel dettato costituzionale (art. 94) redatto sotto l’incubo dello spettro mussoliniano che ancora stava aleggiando sulla nostra penisola. In quel momento bisognava disegnare un Esecutivo debole, costantemente sottoposto alla “spada di Damocle” del voto di sfiducia parlamentare. E’ sufficiente il voto di sfiducia di una sola Camera.

 Ma oggi, considerato che quello spettro non aleggia più, perché mantenere in vigore una norma dettata dalla paura?

 

La causa comprimaria va individuata nell’art. 49 che consegna ai partiti (e soltanto ad essi) la possibilità di “concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”. Un capolavoro di ipocrisia in quanto non è stata emanata finora una legge disciplinatrice dell’organizzazione interna ai partiti, una legge idonea a garantire il “metodo democratico” nel determinare la politica nazionale.

A quest’ultimo fine, va evidenziato il fatto (incomprensibile) che nessun ruolo viene affidato alle “formazioni sociali” (associazioni e movimenti culturali) pur esplicitamente indicate dall’art. 2 e pur rappresentando la parte più (moralmente) sana del Paese.

 

L’ultima crisi di governo, ufficializzata il 25 gennaio u. s., è più demenziale delle precedenti perché si è verificata durante la grave emergenza pandemica e nel momento in cui bisognava presentare alla Commissione Europea la richiesta di urgenti aiuti finanziari.

L’Italia ha bisogno di nuovi Cincinnati, cioè di  persone che disinteressatamente sappiano prodigarsi per tutelare gli interessi generali del popolo senza desiderare morbosamente di occupare poltrone di potere;  persone non di partito ma “super partes”. Nessuno dica che cittadini di tal genere non esistono. In Italia i galantuomini si contano a migliaia; se fossero designati a svolgere pubbliche funzioni non coltiverebbero egoisticamente il proprio orticello ma si impegnerebbero a perseguire il bene della collettività. Designati da chi? Ecco il punto centrale del problema. Non dovrebbero più essere designati dai vertici dei partiti, dalle lobby, dalle congreghe di vario genere (entità che mirano a tutelare soltanto interessi “particulari”, per dirla con il Guicciardini).

 

Riteniamo opportuno, pertanto, rilanciare il Comitato Nazionale per la Demo-random-crazia, istituito nel gennaio 2018, al quale hanno aderito finora oltre 40.000 cittadini.

 

Coloro che condividono la nostra proposta di rifondare la Repubblica, mediante l’avvio di una nuova fase costituente, tesa a sperimentare per almeno un decennio il luminoso modello ateniese fondato sul “metodo Pericle” (attribuzione delle cariche istituzionali mediante sorteggio tra cittadini professionalmente qualificati e moralmente irreprensibili, requisiti accertati rigorosamente da apposita legge), sono invitati a compilare il modulo qui di seguito riportato e ad inviarlo via mail (lattualita@yahoo.it)

                 


Applicando nei fatti il motto “Non mollare!” siamo certi che, prima o poi, l’opinione pubblica si renderà consapevole dell’attuale degenerazione morale delle Istituzioni e determinerà quell’onda d’urto necessaria per travolgere i subdoli manovratori della dominante lobby-pluto-crazia.

 

Nel 1949 Gaetano Salvemini ha osservato: “Le idee sono come i semi. Dopo essere rimaste sterili per anni, a volte per secoli, si diffondono con rapidità fulminea. Nessuno può dire fin dove arriverà e quando fruttificherà un seme abbandonato al vento”.

 

3 febbraio 2021              Il Consiglio Direttivo del Movimento Salvemini

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