mercoledì 10 ottobre 2012

Il mega-broglio della riforma elettorale

Sta per nascere un super Porcellum imperniato, ancora una volta, sul "metodo Calligola" per la scelta dei Parlamentari. Verrà mantenuto un Parlamento bicamerale sovraffollato da un migliaio di membri (nonostante lo spaventoso debito pubblico). Verrà ancora negato agli elettori il diritto di esprimere preferenze sui candidati. Sarà regalato un "premio" del 15% al partito che otterrà il maggior numero di voti. Non verrà tenuta in alcuna considerazione la percentuale delle astensioni, delle schede bianche e delle schede nulle. Sarà una mega-truffa ai danni del (sovrano) Corpo elettorale.
Vediamo perché. Supponiamo che su 50 milioni di aventi diritto al voto si recheranno alle urne meno di 25 milioni. Cioé meno del 50%. Domanda: c'é almeno uno degli sherpa-consiglieri degli oligarchi dei partiti che sappia spiegare in modo convincente per quale motivo il quorum richiesto dalla legge sui referendum (il 50% del Corpo elettorale) non sia applicabile anche all'elezione del Parlamento? Supponiamo ancora che il partito più suffragato ottenga il 20% dei voti, conquistando il "premio" del 15%. Gli verrebbe attribuito in totale il 35%. Dovrà necessariamente cercare alleati mercanteggiando molte "poltrone" ed incoraggiando l'antica e perversa prassi del trasformismo parlamentare, inaugurata verso la fine dell'Ottocento da Agostino Depretis e Giovanni Giolitti. In termini più espliciti, sta per nascere l'ennesimo pateracchio che renderà più consistente il fronte degli astensionisti. E' sconfortante constatare che ogni ragionamento degli esponenti dei partiti è fondato sulla estenuante lotta per le poltrone, da mantenere a tempo indeterminato. Si tratta di un "sistema" creato e blindato dalle potenti lobby che influenzano le decisioni dei parlamenti e dei governi. Questo tipo di democrazia "delegata" ha distrutto l'originario significato  della rappresentanza popolare, che nell'antica Atene consentì ai galantuomini (anche ai più poveri) di accedere alle cariche istituzionali mediante sorteggio. Questo è l'unico modo per evitare velenose risse tra leaders e per eliminare l'immortale mercato dei voti e delle poltrone.

Cosmo G. Sallustio Salvemini

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