martedì 13 novembre 2012

L'ombra delle lobby dietro le istituzioni

La Carta costituzionale del' 48 va revisionata urgentemente e radicalmente. E' obsoleta ed ha prodotto frutti avvelenati.
Ha dato vita a governi instabili, posti quotidianamente sotto la spada di Damocle del voto di sfiducia di una sola Camera. I governi sono costantemente ricattabili dai partiti politici che li sostengono in Parlamento.
Quasi tutti i partiti, a loro volta, sono manovrati da potenti lobby.
Questo fenomeno è il tallone d'Achille della democrazia, in Italia e nel resto del mondo.
Nell'attuare la "spending review" i governanti hanno le mani legate. Non possono tagliare le abnormi spese pubbliche, gradite ai lobbisti perché questi ultimi sono capaci di influenzare le scelte parlamentari. Ecco perché il debito pubblico italiano è di circa duemila miliardi. Come sarà mai possibile dare avvio alla crescita economica e creare nuovi posti di lavoro in presenza di uno spaventoso deficit contabile? Come sperare che i capitali stranieri vengano investiti in un Paese dilaniato da sanguisughe? E che fanno i nostri oligarchi della Politica? Continuano a litigare velenosamente per attuare inutili riforme dei meccanismi elettorali; alcuni invocano il sistema tedesco, altri quello francese, altri ancora quello...esquimese.
Credono di essere politici raffinati; sono soltanto saccenti e imbroglioni. Obbediscono ai finanziatori delle loro campagne elettorali e se ne infischiano dei mille sacrifici affrontati dai ceti sociali disagiati. la loro unica preoccupazione è quella di restare incollati sulle poltrone "ad vitam", godendo smaccati privilegi. Hanno trasformato l'Italia in una repubblica gerontocratica fondata su appalti truccati e su voti di scambio.
Considerano i voti come merce. Che orrore! Hanno fatto degenerare la democrazia in uno squallido regime. Sono riusciti a fare dell'Italia il "Paese della malavita". Urge mandare a casa questi politicanti di mestiere alla mercé di lobbisti senza scrupoli morali. L'unica riforma seria è la demo-sorte-merito-crazia, che fu attuata nell'antica Grecia da Solone, Clistene e Pericle (506-322 a.C.). Intelligenti pauca.

Cosmo G. Sallustio Salvemini

L'attualità 
anno XXI n. 11-12 Nov.-Dic 2012

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