mercoledì 6 marzo 2013

LA PIAZZA HA TRAVOLTO IL PALAZZO


Il sisma politico che ha scosso il Parlamento è di altissima magnitudo.
Tuttavia, restano ancora fatti inconfutabili a dimostrare che la sovranità non appartiene al popolo. Esaminiamo, ad esempio, le fasi del meccanismo elettorale denominato Porcellum. 1: i candidati al Parlamento sono scelti con il “metodo Caligola”. (Le cosiddette “primarie” sono una messa-in-scena per far credere agli ingenui che la scelta viene effettuata dagli iscritti al partito). 2: le armi sono ìmpari, nel senso che i ricchi possono realizzare una campagna elettorale più capillare rispetto ai poveri (e possono “acquistare” più voti, offrendo cene e non solo). 3: ci sono lobby che finanziano illecitamente alcuni partiti. E ci sono porporati che si servono di un’azienda pubblica per orientare i voti. Un esempio? Il card. Bagnasco (presidente C.E.I.) su Rai 1 ha appoggiato il premier Monti, violando il Concordato del ‘29 e quello del 1984 (che vietano l’ingerenza della Chiesa nella politica italiana). 4: il Porcellum non stabilisce il quorumminimo dei votanti. Se, per ipotesi, votasse solo il 30% degli aventi diritto, tutti i seggi (945) del Parlamento verrebbero assegnati
agli esponenti della minoranza del Corpo elettorale (una mostruosità giuridica e morale, ove si consideri che per la validità di un referendum abrogativo é necessario il quorumdel 50,1%). 5: la marea di voti sporchi
(venduti da boss delle cosche e da singoli elettori) sommerge i voti puliti (di opinione e di simpatia). Su questo scandalo (voti di scambio) gli oligarchi hanno taciuto; a nessuno conveniva sollevare quella “questione
morale” denunciata da Gaetano Salvemini oltre un secolo fa nel libro “Il ministro della malavita”. 6: chi controlla lo spoglio delle schede e la redazione dei verbali di scrutinio nelle 61.000 sezioni elettorali? Chi può garantire che tali operazioni vengano effettuate senza errori e senza brogli? Perché gli scrutatori sono nominati dai politici anziché essere sorteggiati? Perché lo scrutinio avviene a porte chiuse? E ci fermiamo qui, per amor di Patria. Gli “onorevoli” che votarono la famigerata legge del Porcellum hanno reso l’Italia ingovernabile. Hanno trasformato l’arena politica in un nido di vipere. Non possono parlare di “democrazia” dopo averne fatto scempio. Sono solo venditori di fumo. Dovrebbero tornare a casa. Dall’attuale crisi istituzionale si può uscire in un sol modo: nuova Assemblea costituente per redigere una nuova Carta costituzionale, imperniata sulla demo-sorte-merito-crazia (attuata dal grande Pericle nell’antica Atene). Cosmo G. Sallustio Salvemini

L'attualità marzo 2013

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