martedì 3 dicembre 2013

NON ESISTONO PIU’ ALIBI PER LA SINISTRA, ORA L’ITALIA E’ LIBERA! di Antonio Bartalotta



Non esistono più alibi. Ora la sinistra deve far conoscere i suoi programmi per ristabilizzare un paese che è alla deriva. La decadenza di Berlusconi mette con le spalle al muro chi fino ad oggi si è nascosto dietro il baluardo della lotta all’ex premier del centrodestra, distraendo il popolo italiano dall’effettiva situazione di inadeguatezza delle proprie idee.  Che sia Renzi, Cuperlo o Civati la sinistra deve dimostrare che è capace a governare e non solo a puntare il dito sull’avversario distruggendolo attraverso la magistratura. Soprattutto il PD deve confrontarsi al suo interno e dare spazio alle forze giovani che sicuramente riescono a vedere in maniera più nitida le necessità. Il PD deve mettere da parte e abbandonare chi è legato ancora alla vecchia politica, coloro che per distruggere un avversario politico hanno perso di vista il bene del paese. E’ durato 20 anni questo atteggiamento che non ha provocato altro che dare maggiore forza ad un uomo che nel frattempo è riuscito perfettamente a farsi i propri affari insieme a tutta la sua “cricca”. Le facce nuove del PD, ma in generale del centrosinistra, devono dimenticare in fretta l’atteggiamento che hanno avuto i vari D’Alema, Prodi, Bersani e lo stesso Vendola nei confronti di Berlusconi, devono assumere necessariamente un propensione propositiva e riformare tutto ciò che non si è riuscito a fare per 20 anni. La prima cosa da fare, e non si riesce a capire il motivo del perché non l’abbia fatto ancora nessuno (nemmeno il governo Letta/Alfano), è cancellare l’attuale Legge elettorale, quel “porcellum” che nessuno ha avuto il coraggio di cambiare, forse perché in qualche modo ha fatto comodo a tutti lasciarlo così com’è! Il cittadino deve di nuovo poter scegliere da chi farsi governare senza subire delle liste imposte che hanno permesso a dei “saltimbanchi” di assumere posizioni di rilievo e molto dannose, compromettendo negativamente lo stato sociale. A seguire, è necessario riformare il sistema sanitario nazionale attualmente allo sbando dove i più bisognosi sono costretti a pagarne le conseguenze. La “malasanità” va combattuta e abolita. E’ necessario agevolare le tasche dei più deboli prendendo ad esempio la riforma che ha introdotto Obama negli Stati Uniti. Inizialmente molto contestata dal popolo “dei ricchi”, ma successivamente considerata una riforma epocale e soprattutto giusta. Il Presidente americano, con 220 voti a favore e 207 contrari alla Camera dei Deputati e con 56 voti a favore e 43 contrari al Senato, seppur con evidente difficoltà, considerando il minimo scarto di voti, attraverso la riforma del sistema sanitario ha introdotto il diritto primario dell’assistenza generalizzato per tutti i cittadini, consentendo ad ognuno di disporre di una copertura assicurativa sanitaria anche in situazioni di redditualità minima e, soprattutto, anche in situazioni di malattia cronica grave il cui accesso gratuito, nel sistema precedente, veniva  ostacolato a molti cittadini. Ma per risanare lo stato sociale la sinistra dovrà affrontare seriamente anche la riforma della pubblica istruzione. Ministri incompetenti e senza alcuna preparazione in questo campo hanno fatto razzia! E’ necessario cancellare immediatamente la Legge Gelmini che ha tolto ingenti fondi alla pubblica istruzione soprattutto in termini di ricerca, provocando quella che è stata definita la “fuga dei cervelli”. Molti nostri ragazzi sono stati costretti a lasciare il nostro Paese per avere degli sbocchi di accrescimento e approfondimento dei propri studi all’estero dove la ricerca è al primo posto delle voci di spesa dell’istruzione pubblica. Al contempo, la riforma dovrà prevedere una nuova organizzazione delle Università abolendo le cosiddette “lauree facili” che nel tempo possono provocare danni irreparabili per incompetenze correlate ad azioni specifiche in tutti i campi, ad esempio per tutti, si possono ipotizzare le possibili conseguenze legate al campo dell’ingegneria o della medicina. La sinistra non ha più alibi, gli argomenti da portare sul tavolo di un Consiglio dei Ministri serio e adeguato a risolvere i problemi che attanagliano il popolo italiano da 20 anni, sono molteplici. Non c’è più tempo da perdere. Una sinistra credibile deve tornare a far politica senza continuare a combattere contro i mulini a vento! Anche se un ritorno di Berlusconi è ipotizzabile, deve pensare solo a fare quella politica che è diretta al bene comune dimenticando per sempre chi ha fatto solo del male agli italiani facendogli assumere un atteggiamento completamente contrario a quello della loro Storia! 
Antonio Bartalotta


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