Non esistono più
alibi. Ora la sinistra deve far conoscere i suoi programmi per ristabilizzare
un paese che è alla deriva. La decadenza di Berlusconi mette con le spalle al
muro chi fino ad oggi si è nascosto dietro il baluardo della lotta all’ex
premier del centrodestra, distraendo il popolo italiano dall’effettiva
situazione di inadeguatezza delle proprie idee. Che sia Renzi, Cuperlo o
Civati la sinistra deve dimostrare che è capace a governare e non solo a
puntare il dito sull’avversario distruggendolo attraverso la magistratura.
Soprattutto il PD deve confrontarsi al suo interno e dare spazio alle forze
giovani che sicuramente riescono a vedere in maniera più nitida le necessità.
Il PD deve mettere da parte e abbandonare chi è legato ancora alla vecchia
politica, coloro che per distruggere un avversario politico hanno perso di
vista il bene del paese. E’ durato 20 anni questo atteggiamento che non ha
provocato altro che dare maggiore forza ad un uomo che nel frattempo è riuscito
perfettamente a farsi i propri affari insieme a tutta la sua “cricca”. Le facce
nuove del PD, ma in generale del centrosinistra, devono dimenticare in fretta
l’atteggiamento che hanno avuto i vari D’Alema, Prodi, Bersani e lo stesso
Vendola nei confronti di Berlusconi, devono assumere necessariamente un
propensione propositiva e riformare tutto ciò che non si è riuscito a fare per
20 anni. La prima cosa da fare, e non si riesce a capire il motivo del perché
non l’abbia fatto ancora nessuno (nemmeno il governo Letta/Alfano), è cancellare
l’attuale Legge elettorale, quel “porcellum” che nessuno ha avuto il coraggio
di cambiare, forse perché in qualche modo ha fatto comodo a tutti lasciarlo
così com’è! Il cittadino deve di nuovo poter scegliere da chi farsi governare
senza subire delle liste imposte che hanno permesso a dei “saltimbanchi” di
assumere posizioni di rilievo e molto dannose, compromettendo negativamente lo
stato sociale. A seguire, è necessario riformare il sistema sanitario nazionale
attualmente allo sbando dove i più bisognosi sono costretti a pagarne le
conseguenze. La “malasanità” va combattuta e abolita. E’ necessario agevolare
le tasche dei più deboli prendendo ad esempio la riforma che ha introdotto
Obama negli Stati Uniti. Inizialmente molto contestata dal popolo “dei ricchi”,
ma successivamente considerata una riforma epocale e soprattutto giusta. Il
Presidente americano, con 220 voti a favore e 207 contrari alla Camera dei
Deputati e con 56 voti a favore e 43 contrari al Senato, seppur con evidente
difficoltà, considerando il minimo scarto di voti, attraverso la riforma del
sistema sanitario ha introdotto il diritto primario dell’assistenza
generalizzato per tutti i cittadini, consentendo ad ognuno di disporre di una
copertura assicurativa sanitaria anche in situazioni di redditualità minima e,
soprattutto, anche in situazioni di malattia cronica grave il cui accesso
gratuito, nel sistema precedente, veniva ostacolato a molti cittadini. Ma
per risanare lo stato sociale la sinistra dovrà affrontare seriamente anche la
riforma della pubblica istruzione. Ministri incompetenti e senza alcuna
preparazione in questo campo hanno fatto razzia! E’ necessario cancellare
immediatamente la Legge Gelmini che ha tolto ingenti fondi alla pubblica
istruzione soprattutto in termini di ricerca, provocando quella che è stata
definita la “fuga dei cervelli”. Molti nostri ragazzi sono stati costretti a
lasciare il nostro Paese per avere degli sbocchi di accrescimento e
approfondimento dei propri studi all’estero dove la ricerca è al primo posto
delle voci di spesa dell’istruzione pubblica. Al contempo, la riforma dovrà
prevedere una nuova organizzazione delle Università abolendo le cosiddette
“lauree facili” che nel tempo possono provocare danni irreparabili per
incompetenze correlate ad azioni specifiche in tutti i campi, ad esempio per
tutti, si possono ipotizzare le possibili conseguenze legate al campo
dell’ingegneria o della medicina. La sinistra non ha più alibi, gli argomenti
da portare sul tavolo di un Consiglio dei Ministri serio e adeguato a risolvere
i problemi che attanagliano il popolo italiano da 20 anni, sono molteplici. Non
c’è più tempo da perdere. Una sinistra credibile deve tornare a far politica
senza continuare a combattere contro i mulini a vento! Anche se un ritorno di
Berlusconi è ipotizzabile, deve pensare solo a fare quella politica che è
diretta al bene comune dimenticando per sempre chi ha fatto solo del male agli
italiani facendogli assumere un atteggiamento completamente contrario a quello
della loro Storia!
Antonio
Bartalotta
Nessun commento:
Posta un commento