E’ acclarato che
la raccolta differenziata dei rifiuti nella capitale è un’operazione che può
essere definita come un fallimento totale. Noi cittadini, da quando è stata
emanata l’ordinanza comunale, siamo diventati tutti “monnezzari”, con tutto il
rispetto per la professione di operatore ecologico. Chi non si è mai trovato a
gettare i rifiuti e a riscontrare enormi difficoltà? Il cittadino è costretto
ad andare a riporre i rifiuti per la raccolta differenziata indossando molto
spesso una tuta, per evitare di sporcare i propri vestiti e, a volte, è
obbligato a munirsianche di guanti in lattice per evitare che il sudiciume
presente sui cassonetti possa imbrattargli le mani e generare una possibile e
pericolosa acquisizione di batteri nocivi alla sua salute. Ma i problemi non
finiscono qui, sono molteplici! I cassonetti sono stati realizzati
probabilmente da un genio! Chiaramente è un modo ironico per definire chi ha
progettato un sistema di raccolta così complicato e poco funzionale. I coperchi
dei cassonetti sono bloccati e le
fessure (soprattutto quello della raccolta della carta) sono troppo piccole e
non consentono alcuna facilitazione nel riporre i rifiuti, anzi, costringonospesso
il cittadino (nel caso di cartoni) a spezzare in più parti il rifiuto da
gettare assegnando allo stesso funzioni di “monnezzaro”! Eppure paghiamo fior
di quattrini all’AMA per la tassa prevista! La raccolta differenziata doveva servire
proprio a ridurre l’onere per il cittadino. Ma cosa fa invece l’AMA per
agevolare il cittadino? Proprio nulla! Da un’azienda che conta più di 7.000
dipendenti ci si potrebbe aspettare qualcosa di più! A seguito di questo
sistema di raccolta in città si ricominciano ad avvistare i topi che, non credendo
ai propri occhi, vedono nella raccolta differenziata una maggiore opportunità
di nutrirsi! Le strade adiacenti ai cassonetti sono diventate delle vere e
proprie discariche e nessuno si preoccupa di pulirle. Il sistema è esploso! Ci
troviamo ormai al punto del “non ritorno”. Gli operatori ecologici non vengono
controllati da nessuno e, a parte qualche serio lavoratore, molti si imboscano
magari per stare al telefono o per inviare messaggi invece di ramazzare e di
guadagnarsi onestamente lo stipendio. C’è da riscontrare anche che la maggior
parte dei cassonetti sono divelti da squadre di Rom che li saccheggiano nella
speranza di trovare qualcosa di interessante, anche in questa occasione non
vengono prese le misure adeguate e nessuno pensa di allontanarli in quanto il
controllo dell’efficienza dei servizi per il cittadino non si espleta più,
anzi, più precisamente, chi è preposto al controllo se ne guarda bene di
intervenire, tanto è pagato lo stesso! Ma la beffa più grande è stata la recente
scoperta che, nonostante la raccolta differenziata venisse effettuata dai
cittadini in modo corretto, l’AMA gettava tutto in un calderone! A questo punto
ci si chiede se è ancora lecito continuare a fare “i bravi cittadini” se poi i
risultati sono quelli di continuare a pagare e di sopportaredi essere presi in
giro! Viviamo ormai in un Paese dove la corruzione si è impadronita di tutti i
servizi. Non funziona nulla e la cosa più grave è che molti di noi sono ormai
rassegnati a questo Stato!
Antonio Bartalotta
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