domenica 23 marzo 2014

IL DIRITTO DI SCIOPERO VA DISCIPLINATO CON LEGGE

Ogni volta che si attua uno sciopero la colpa viene addebitata alla controparte (lavoratori o datori di lavoro). Nel settore dei trasporti pubblici, in particolare, a pagarne le conseguenze sono gli utenti (quasi esclusivamente lavoratori) che sopportano gravi disagi.
E’ scandaloso che dal 1948 ad oggi nessuna Legislatura abbia disciplinato con legge il diritto di sciopero sancito dall’art. 40 della Costituzione. Nessuno dica che gli oligarchi dei partiti politici non hanno avuto il tempo necessario per emanare tale legge. Il tempo per approvare leggi “ad personam” l’hanno trovato.
Bisogna sollevare un interrogativo: quali lobby hanno impedito che lo sciopero si attuasse nel rispetto di regole precise, salvaguardando i diritti degli utenti? Questi ultimi pagano il biglietto o acquistano una tessera valida per uno o più mesi. Hanno, pertanto, diritto ad usufruire dei servizi senza alcuna interruzione. Altrimenti subiscono un danno che dovrebbe essere risarcito dai responsabili.

Il Movimento Salvemini chiede ai mass-media (cartacei e televisivi) di aprire un dibattito su questo problema per consentire al Corpo Elettorale di individuare (e punire con il voto) i responsabili di omissioni legislative che si protraggono da 66 anni.

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