I politicanti di mestiere continuano a considerare i voti degli elettori alla stregua di merce di scambio. In vista delle elezioni europee del 25 maggio alcuni candidati si stanno impegnando ad attuare la solita esasperata “caccia al voto” senza esclusione di colpi e senza badare a spese. Ovviamente i più ricchi raccoglieranno maggiori consensi in quanto possono far stampare costosi manifesti, offrire cene ad una marea di persone, donare gadgets, pagare la benzina a molti galoppini. Il Movimento Salvemini stigmatizza un siffatto “sistema” che avvantaggia i più agiati e i più cialtroni ed invita gli elettori a non farsi turlupinare. Denuncia, inoltre, gli scandalosi emolumenti (e connessi privilegi) percepiti da coloro che sono stati (e saranno) eletti al Parlamento di Strasburgo. Questa Europa dei banchieri non é quella che volevano attuare i Padri fondatori che redassero il Manifesto di Ventotene nel 1943: l’Unione federale, politica, sociale ed economica sul modello degli Stati Uniti d’America.
14 maggio 2014
C.G.S.S.
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