Gran parte delle riforme che Papa Francesco sta realizzando per
moralizzare lo I.O.R., l’A.P.S.A., la Curia vaticana e per abolire il mercato
dei sacramenti, è stata proposta da quasi trent’anni da Cosmo G. Sallustio
Salvemini in alcuni suoi libri, di cui degni di nota sono: “Stato e Chiesa”,
“La questione cattolica”, “Il potere temporale del Papato”, “Papato e
Conclave”, “Matrimonio o Convivenza?”,
“Storia di moderne devianze della Giustizia”, “Pace nel mondo, traguardo
possibile”, “Corrotta oligarchia”, “Informazione manipolata dalle lobby”,
“Democrazia degenerata”, “La Repubblica va rifondata sulla random-crazia”.
Sono pubblicazioni che, con
protervia scarsamente cristiana, vennero inserite da alcuni gerarchi vaticani
in un elenco di libri “sconsigliati” trasmesso a tutte le parrocchie italiane
(una specie di moderno Indice dei libri
proibiti). Oggi quei “gerarchi” sono stati estromessi dalle cariche che
indegnamente occupavano. L’attuale Pontefice, interpretando gli insegnamenti
evangelici con spirito autenticamente cristiano, sta facendo emergere la
validità delle tesi sostenute nelle suddette pubblicazioni nonché la loro
valenza riformatrice. E sta rilanciando
quelle riforme che furono proposte ed approvate dal Concilio Ecumenico
Vaticano II indetto da Giovanni XXIII (Angelo Roncalli). La catarsi
palingenetica della Chiesa cattolica era stata auspicata molti anni fa da molti
prelati illuminati, tra i quali va menzionato l’allora Vescovo di Molfetta
mons. Tonino Bello, la cui beatificazione è imminente.
La Storia insegna che bisogna
saper aspettare. Le idee riformatrici sono come semi gettati al vento dai
contadini, in attesa che germoglino in terreno fertile. Il tempo è galantuomo.
4 dicembre 2014 Il Consiglio Direttivo del Movimento Salvemini
cell. 3470333846
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