sabato 18 febbraio 2017

CIÒ CHE RISCHIA DI INSIDIARE PERFINO LA NOBILE LUNGIMIRANTE POPOSTA DI GAETANO SALVEMINI



La ripetitività con la connotazione di sbagliate, riferito specialmente riguardo a scelte da parte di leader politici, mentre sembra apportare acqua al mulino della saggezza popolare: “Le apparenze ingannano”,  finalmente sta attirando l’attenzione di operatori della stampa: potrà capitare per la scelta di un socio, nonché in politica come pure  per un partner coniugale. Una delle tante storie di questo genere  mi era toccato di osservare sin da quando ero laureando a metà degli anni ’50  e, oggi, pare giochi un  ruolo insidiosamente perverso per  le  violenze contro le donne.
               L’insaziabilità dell’avere di molti, si può spiegare con una specie di sfasamento dei circuiti neuronali: quello in cui viaggia la “fame di mamma” e quello che alimenta il coatto desiderio dell’avere, per cui le rispettive informazioni di ritorno non incontrano i diversi centri da cui sono partiti gli stimoli. Pare che ciò avvenga allorché Il denaro e i beni diventano, simbolicamente, equivalenti parentali che si, configurano come oggetti transizionali per cui  la “fame di mamma” si potrà tradurre nella sacranda auri fames.
            In effetti, nostre più importanti scelte potranno venire determinate, a nostra insaputa, da ciò che sta in agguato nella pattumiera del nostro apparato neuropsichico.
               A partire da verso la fine dell’800, con le prime osservazioni sulla personalità considerata in una contesto relazionale gruppale, l’indirizzo del pensiero che  va oltre la tradizionale ottica individualista si è arricchito sempre più con  l’apporto di eminenti studiosi. Con Kurt Lewin viene introdotto il concetto di dinamica di gruppo. Ma è un’osservazione di Wilfred Bion  che  ad essere espresso come leader carismatico di un gruppo sia il membro più disturbato, potrà apportare un significativo contributo  alla spiegazione dei fenomeni transpersonali considerati in questo articolo,.
               Una più puntuale spiegazione di un tale paradossale fenomeno la possiamo avere grazie a conoscenze circa le relative dinamiche su cui la Ricerca eco-psicosociale ha centrato  una particolare attenzione sin dai suoi inizi.
            In pratica avviene  qualcosa di analogo a ciò che si verifica nella dinamica del gruppo famiglia con l’espressione del paziente designato, ossia del componente che svolge, di solito a sua insaputa, il ruolo di indicatore e amplificatore del  problemi,  altrettanto  ignorati a livello conscio, della coppia coniugale. In altri termini, un tale soggetto si comporta come un accumulatore delle tensioni psico-emotive  e come una spugna dei problemi dei familiari. Si potrà spiegare così un altro paradossale fenomeno, ossia che  gli degli eletti  si mostreranno peggiori degli elettori.
               In effetti, poiché i correnti metodi di allevamento della prole umana tendono a che  i figli si conformino a criteri di accettabilità e, più ambiziosamente, di etero-stima, ne consegue che tante autentiche naturali istanze  vengano represse.
               Così come avviene per il magma, qualora manchi uno sfogo vulcanico, che genera  i terremoti, in modo analogo si verifica per condizioni di eccesso di tensione nervosa (di overloading). 
               Ebbene, una delle vie di sfogo avviene tramite alter ego, dando luogo ai su menzionati ruoli che vanno da quello del paziente designato a quello del componente più disturbato espresso da un gruppo, nonché di un collaboratore, per la cui combinazione relazionale è come se  la persona “perbene” avesse una specie di radar per calamitarlo. In proposito appare significativa l’insistenza con la quale De Gasperi cercò la collaborazione di Andreotti (caso raccontato da Cosmo Sallustio Salvemini nel suo libro “Canaglie e Galantuomini”).
               Dal momento che il materiale represso nei profondi meandri dell’apparato neuropsichico si accompagna a cariche  bioenergetiche, queste che, naturalmente tenderebbero a un loro impiego per alimentare funzioni fisiologiche, allorché si accumuleranno con eccesiva tensione, premeranno verso uno sfogo, come  il magma sotto la crosta terrestre. La forza con la quale esse emergono sarà tanto più connotata da aggressività quanto più sia stato forte il modo con cui è stato esercitato il potere repressivo.
               Tra I conseguenti comportamenti mossi da istanze istintuali, prevalentemente funzionali alla sopravvivenza, vi sono quelli che sottendono comportamenti predatori, rapporti strumentali, alleanze opportuniste, agguati e via di questo passo. Per giunta, la loro espressione potrà coincidere con quella dei comportamenti oppositivi della lotta per l’identità (v. fase dell’opposizione e dei dispetti), quindi in modo ulteriormente contro le attese perbenistiche degli adulti.



(2/a PARTE)
PROSPETTIVE PER AFFRONTARE PIÙ RAZIONALMENTE SCONCERTANTI FENOMENI SOCIO-POLITICI

               Da quel che risulta dalla Ricerca eco-psico-sociale, per  la dimensione macro sociale si verificano dinamiche analoghe a quelle dei piccoli gruppi, per cui  a svolgere il ruolo di indicatore e  amplificatore dei problemi sommersi nell’apparato neuropsichico degli altri componenti (cittadini, associati, colleghi, confratelli ecc.), sarebbe una parte (gruppo) della stessa collettività.
               Per quanto esposto nel precedente  articolo, sembrerebbe logico che la soluzione dovesse essere quella della “certezza della pena, l’inasprimento della severità delle  leggi e l’incremento delle istituzioni contentive.
               Purtroppo, la (nostalgica) tendenza a rinunciare a una forma di governo democratico a favore di alternative dittatoriali sta emergendo pure oltre i nostri  patri lidi.
               Per quanto al momento possa apparire utopico, la soluzione più razionale dovrebbe essere, invece, quella di motivare un crescente numero di cittadini ad avviare a soluzione (magari mediante la partecipazione ad appositi gruppi)  i quasi immancabili problemi acquisti in seno alla famiglia di origine e di provvedere al superamento di un’eventuale condizione di analfabetismo politico.
               A fronte di comuni lamentele riguardo a preoccupanti  fenomeni a dimensione sociale che,  appaiono analoghi alle conseguenze di carenze e di esperienze psico-emotivamente traumatiche su l‘organismo umano, per giunta complicate da trattamenti impropri, tanti sono indotti a formulare una specie di prognosi infausta.
               Per quel che concerne la dimensione socio-politica, un’ ulteriore complicazione si potrà verificare dal momento che dette complicazioni, generando un diffuso drammatico disorientamento dei cittadini, si rischierà che si ricorra ancora a soluzioni tampone e sbrigativi,
               Di una tale situazione si potranno avvantaggiare bastian contrari impersonati da tribuni che, parlando alla pancia e prospettando soluzioni immediate, otterranno la fiducia di elettoralmente significative maggioranze.
               Tra le soluzioni più ingannevoli appare quella dell’eliminazione delle mele marce prodotte da un fantomatico terreno (è il tema di alcuni miei scritti), senza  ricercare le probabili cause dipendenti dal terreno o da elementi atmosferici inquinanti.
               In base a una tale logica, per  contenere comportamenti contro le norme previste per  un convivenza civile si continua, non solo a  puntare prevalentemente su istituzioni totali come quelle carcerarie, mentre appare come soluzione più umanamente comprensiva quella del contenimento chimico-farmaceutico dei comportamenti disturbati e disturbanti    
               In proposito ricordo l’ammonimento ai suoi assistenti di Louis Pasteur, già sul letto di morte: riconoscendo che Claude Bernard aveva ragione, sottolineò la prevalente importanza del terreno costituzionale rispetto al microbo.
               In base a conoscenze di dinamiche trans personali, il nostro interesse si dovrebbe indirizzare a individuare,  per prevenire, ciò che rende alcune creature umane delle canaglie per cui tanti apparenti galantuomini, a loro insaputa e loro malgrado, continueranno a svolgere il ruolo di “mandanti” a danno  di soggetti bersagliati come canaglie, ma che  potranno, invece, essere le vere vittime .
               Appare quindi auspicabile che i servizi territoriali abbiano sempre più disponibilità di strumenti finalizzati alla prevenzione  che andrebbero da quelli  di attività di gioco (magari autogestite da familiari) a  servizi di counseling familiare (specialmente per  nubendi e, ancora i più, per aspiranti genitori) e scolastico.
               A obiettivi di questo genere mira un editando libro (dal titolo: Se l’Uomo di Neanderthal avesse  saputo e potuto… per un autentico Homo sapiens, iniziamo d una generazione), frutto di un  gruppo di lavoro che si conclude appunto con un progetto per la verifica dei prerequisiti in bambini in procinto di frequentare la scuola dell’obbligo mediante specifiche attività ludiche, previo coinvolgimento dei familiari e  dei docenti delle scuole materne e delle prime elementari.  
                                                                               Pier Luigi Lando
                                                      

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