La ripetitività con la connotazione di sbagliate,
riferito specialmente riguardo a scelte da parte di leader politici, mentre
sembra apportare acqua al mulino della saggezza popolare: “Le apparenze
ingannano”, finalmente sta attirando
l’attenzione di operatori della stampa: potrà capitare per la scelta di un
socio, nonché in politica come pure per
un partner coniugale. Una delle tante storie di questo genere mi era toccato di osservare sin da quando ero
laureando a metà degli anni ’50 e, oggi,
pare giochi un ruolo insidiosamente
perverso per le violenze contro le donne.
L’insaziabilità
dell’avere di molti, si può spiegare con una specie di sfasamento dei circuiti
neuronali: quello in cui viaggia la “fame di mamma” e quello che alimenta il
coatto desiderio dell’avere, per cui le rispettive informazioni di ritorno non
incontrano i diversi centri da cui sono partiti gli stimoli. Pare che ciò
avvenga allorché Il denaro e i beni diventano, simbolicamente, equivalenti
parentali che si, configurano come oggetti
transizionali per cui la “fame di
mamma” si potrà tradurre nella sacranda
auri fames.
In effetti, nostre più importanti
scelte potranno venire determinate, a nostra insaputa, da ciò che sta in
agguato nella pattumiera del nostro apparato neuropsichico.
A
partire da verso la fine dell’800, con le prime osservazioni sulla personalità
considerata in una contesto relazionale gruppale, l’indirizzo del pensiero
che va oltre la tradizionale ottica
individualista si è arricchito sempre più con
l’apporto di eminenti studiosi. Con Kurt Lewin viene introdotto il
concetto di dinamica di gruppo. Ma è un’osservazione di Wilfred Bion che ad
essere espresso come leader carismatico di un gruppo sia il membro più
disturbato, potrà apportare un significativo contributo alla spiegazione dei fenomeni transpersonali
considerati in questo articolo,.
Una
più puntuale spiegazione di un tale paradossale fenomeno la possiamo avere
grazie a conoscenze circa le relative dinamiche su cui la Ricerca
eco-psicosociale ha centrato una
particolare attenzione sin dai suoi inizi.
In pratica avviene qualcosa di
analogo a ciò che si verifica nella dinamica del gruppo famiglia con
l’espressione del paziente designato, ossia del componente che svolge, di
solito a sua insaputa, il ruolo di indicatore e amplificatore del problemi,
altrettanto ignorati a livello
conscio, della coppia coniugale. In altri termini, un tale soggetto si comporta
come un accumulatore delle tensioni psico-emotive e come una spugna dei problemi dei familiari.
Si potrà spiegare così un altro paradossale fenomeno, ossia che gli degli eletti si mostreranno peggiori degli elettori.
In
effetti, poiché i correnti metodi di allevamento della prole umana tendono a
che i figli si conformino a criteri di
accettabilità e, più ambiziosamente, di etero-stima, ne consegue che tante
autentiche naturali istanze vengano
represse.
Così
come avviene per il magma, qualora manchi uno sfogo vulcanico, che genera i terremoti, in modo analogo si verifica per condizioni
di eccesso di tensione nervosa (di overloading).
Ebbene,
una delle vie di sfogo avviene tramite alter ego, dando luogo ai su menzionati
ruoli che vanno da quello del paziente designato a quello del componente più
disturbato espresso da un gruppo, nonché di un collaboratore, per la cui
combinazione relazionale è come se la
persona “perbene” avesse una specie di radar per calamitarlo. In proposito
appare significativa l’insistenza con la quale De Gasperi cercò la
collaborazione di Andreotti (caso raccontato da Cosmo Sallustio Salvemini nel
suo libro “Canaglie e Galantuomini”).
Dal
momento che il materiale represso nei profondi meandri dell’apparato
neuropsichico si accompagna a cariche
bioenergetiche, queste che, naturalmente tenderebbero a un loro impiego
per alimentare funzioni fisiologiche, allorché si accumuleranno con eccesiva
tensione, premeranno verso uno sfogo, come
il magma sotto la crosta terrestre. La forza con la quale esse emergono
sarà tanto più connotata da aggressività quanto più sia stato forte il modo con
cui è stato esercitato il potere repressivo.
Tra
I conseguenti comportamenti mossi da istanze istintuali, prevalentemente
funzionali alla sopravvivenza, vi sono quelli che sottendono comportamenti
predatori, rapporti strumentali, alleanze opportuniste, agguati e via di questo
passo. Per giunta, la loro espressione potrà coincidere con quella dei
comportamenti oppositivi della lotta per l’identità (v. fase dell’opposizione e
dei dispetti), quindi in modo ulteriormente contro le attese perbenistiche
degli adulti.
(2/a PARTE)
PROSPETTIVE PER AFFRONTARE PIÙ RAZIONALMENTE
SCONCERTANTI FENOMENI SOCIO-POLITICI
Da quel che risulta dalla Ricerca
eco-psico-sociale, per la dimensione
macro sociale si verificano dinamiche analoghe a quelle dei piccoli gruppi, per
cui a svolgere il ruolo di indicatore e amplificatore dei problemi sommersi
nell’apparato neuropsichico degli altri componenti (cittadini, associati,
colleghi, confratelli ecc.), sarebbe una parte (gruppo) della stessa
collettività.
Per quanto esposto nel
precedente articolo, sembrerebbe logico
che la soluzione dovesse essere quella della “certezza della pena,
l’inasprimento della severità delle
leggi e l’incremento delle istituzioni contentive.
Purtroppo, la (nostalgica)
tendenza a rinunciare a una forma di governo democratico a favore di alternative
dittatoriali sta emergendo pure oltre i nostri
patri lidi.
Per quanto al momento possa
apparire utopico, la soluzione più razionale dovrebbe essere, invece, quella di
motivare un crescente numero di cittadini ad avviare a soluzione (magari mediante
la partecipazione ad appositi gruppi) i
quasi immancabili problemi acquisti in seno alla famiglia di origine e di
provvedere al superamento di un’eventuale condizione di analfabetismo politico.
A fronte di comuni lamentele
riguardo a preoccupanti fenomeni a
dimensione sociale che, appaiono analoghi
alle conseguenze di carenze e di esperienze psico-emotivamente traumatiche su
l‘organismo umano, per giunta complicate da trattamenti impropri, tanti sono
indotti a formulare una specie di prognosi infausta.
Per quel che concerne la
dimensione socio-politica, un’ ulteriore complicazione si potrà verificare dal
momento che dette complicazioni, generando un diffuso drammatico
disorientamento dei cittadini, si rischierà che si ricorra ancora a soluzioni
tampone e sbrigativi,
Di una tale situazione si
potranno avvantaggiare bastian contrari impersonati da tribuni che, parlando
alla pancia e prospettando soluzioni immediate, otterranno la fiducia di
elettoralmente significative maggioranze.
Tra le soluzioni più ingannevoli
appare quella dell’eliminazione delle mele marce prodotte da un fantomatico
terreno (è il tema di alcuni miei scritti), senza ricercare le probabili cause dipendenti dal
terreno o da elementi atmosferici inquinanti.
In base a una tale logica,
per contenere comportamenti contro le
norme previste per un convivenza civile
si continua, non solo a puntare prevalentemente
su istituzioni totali come quelle carcerarie, mentre appare come soluzione più
umanamente comprensiva quella del contenimento chimico-farmaceutico dei
comportamenti disturbati e disturbanti
In proposito ricordo
l’ammonimento ai suoi assistenti di Louis Pasteur, già sul letto di morte:
riconoscendo che Claude Bernard aveva ragione, sottolineò la prevalente
importanza del terreno costituzionale rispetto al microbo.
In base a conoscenze di dinamiche
trans personali, il nostro interesse si dovrebbe indirizzare a
individuare, per prevenire, ciò che
rende alcune creature umane delle canaglie per cui tanti apparenti
galantuomini, a loro insaputa e loro malgrado, continueranno a svolgere il
ruolo di “mandanti” a danno di soggetti
bersagliati come canaglie, ma che
potranno, invece, essere le vere vittime .
Appare quindi auspicabile che i
servizi territoriali abbiano sempre più disponibilità di strumenti finalizzati
alla prevenzione che andrebbero da
quelli di attività di gioco (magari
autogestite da familiari) a servizi di
counseling familiare (specialmente per
nubendi e, ancora i più, per aspiranti genitori) e scolastico.
A obiettivi di questo genere mira
un editando libro (dal titolo: Se l’Uomo di Neanderthal avesse saputo e potuto… per un autentico Homo
sapiens, iniziamo d una generazione), frutto di un gruppo di lavoro che si conclude appunto con
un progetto per la verifica dei prerequisiti in bambini in procinto di
frequentare la scuola dell’obbligo mediante specifiche attività ludiche, previo
coinvolgimento dei familiari e dei
docenti delle scuole materne e delle prime elementari.
Pier Luigi Lando
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