Chi tace sulla devastazione morale è complice dei corrotti.
Com’era
facilmente prevedibile il “Rosatellum”
ha messo in stallo il Parlamento rendendo difficile la formazione di un
Governo. Questa farraginosa legge elettorale passerà alla Storia come quel
Piffero che fu ideato per suonare ma che finì con l’essere suonato. Congegnata
per ostacolare l’avanzata dei movimenti di protesta, si è rivelata come un
micidiale boomerang che ha colpito coloro che lo avevano
lanciato. Ha aggravato l’ingovernabilità
del Paese. Ha consolidato il tripolarismo impedendo la formazione di una
maggioranza parlamentare. Ha, in sostanza, accentuato l’instabilità delle
Istituzioni.
E’ un dato
di fatto che i movimenti di protesta stanno avanzando. Sta aumentando il fronte
di coloro che vogliono abbattere la Partitocrazia generatrice di corruzione e
di anacronistici privilegi. Vogliono dire “basta” al clientelismo, al voto di
scambio, al trasformismo parlamentare (attuato fin dai tempi di Depretis e di
Giolitti), al sistema degli appalti truccati, al “metodo Caligola” usato per
compilare le liste bloccate dei candidati, al “paracadute” ideato per mandare
in Parlamento gli accoliti dei “cerchi magici”. Vogliono dire “basta” ad una
prassi perversa e pervertitrice eretta a Sistema di Potere che offende l’intelligenza
degli elettori. Vogliono dire “basta” ai politicanti di mestiere che, bramosi
di occupare poltrone altamente remunerative, hanno creato il caos istituzionale
ed hanno spaccato il Paese in due: da una parte gli Agiati-Privilegiati
(pochi), dall’altra i Disagiati-Emarginati (molti); da un lato i ricchi Epuloni
(una minoranza), dall’altro i poveri Lazzari (una maggioranza).
Da molti
anni, ormai, il “ceto medio” è scivolato verso la categoria dei Disagiati
perché la vecchia classe dirigente si è rivelata inidonea a risolvere i
problemi sociali, creando un Paese squilibrato e privo di valori morali, in cui
tutto viene mercificato, perfino la dignità dei lavoratori. Quella vecchia classe
dirigente è responsabile di molti misfatti ed ha commesso anche l’errore di
consegnare la RAI (azienda pubblica) agli oligarchi dei partiti (associazioni
private) impedendo l’accesso a tutte le altre formazioni sociali. Ha
consentito, inoltre, di mandare in onda programmi-spazzatura fortemente
antieducativi. E’ stata bocciata perché responsabile della caduta verticale dei
valori morali ai quali Giustino Fortunato, Gaetano Salvemini e tanti altri
galantuomini hanno dedicato tutte le loro energie. E’ responsabile per aver
consentito che i cattivi maestri oscurassero gli insegnamenti dei Buoni
Maestri. Di fronte a tale devastazione morale chi tace è complice. Il Movimento
Salvemini non tace perché intende la politica come missione al servizio della
gente, non come strumento di arricchimento personale e di tornaconto
lobbistico.
Dopo secoli
di umiliante sudditanza a governanti egoisti ed arroganti gli Italiani hanno
finalmente alzato la testa. A questi ultimi il Movimento Salvemini lancia un
appello: chiedere agli esponenti delle nuove forze politiche parlamentari di
introdurre nella futura Carta costituzionale il
modello ateniese di Democrazia, fondato sul metodo Pericle, adattato ai
tempi moderni e denominato demo-random-crazia dai docenti dell’Università di
Stanford (California).
Non c’è
rimedio all’attuale situazione di stallo istituzionale. E’ ora di smetterla di
ragionare in base agli interessi della propria bottega. E’ ora di anteporre gli
interessi dell’intera comunità sociale.
9 aprile 2018 Il Consiglio Direttivo
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