Fino a qualche mese fa le principali decisioni della Politica italiana sono
state prese da oligarchìe che nulla avevano a che fare con la Democrazia. Sono
stati stipulati accordi da leaders politici durante incontri
segreti (basti citare il patto del Nazareno tra gli esponenti del Partito
Democratico e quelli di Forza Italia). Vale a dire, accordi stipulati tra “cerchi magici” che hanno escluso la
partecipazione dei giornalisti, organi indispensabili per informare l’opinione
pubblica. Evidentemente si trattava di accordi il cui contenuto era talmente
osceno che non poteva essere portato a conoscenza del popolo, al quale pur appartiene
la sovranità (art. 1 della Costituzione).
Sarebbe opportuno ricordare che fin dal 1953 (appena cinque anni dopo
l’entrata in vigore della Costituzione) alcuni protagonisti dell’Assemblea
costituente avevano manifestato la loro delusione affermando che il popolo era
stato considerato dagli oligarchi dei partiti alla stregua di un “sovrano senza scettro”. In effetti, i sotterfugi
attuati dai “rappresentanti” del popolo nell’arco degli ultimi settant’anni
hanno svuotato di contenuto la parola Democrazia (governo del popolo,
nell’esclusivo interesse del popolo).
Sia la prima che la seconda Repubblica (nata dopo Tangentopoli del 1992)
sono naufragate per colpa di oligarchi arroganti e corrotti, che hanno trattato
il popolo come una massa di sudditi da tartassare spietatamente.
Adesso, sembra che la maggioranza dei tartassati abbia colto l’occasione delle elezioni
politiche del 4 marzo u.s. per alzare la testa e porre fine alla perversa
prassi dei “cerchi magici” (gruppi di
potere al servizio di potenti lobby finanziarie che tutelano solo i propri
interessi).
Se questa svolta, attesa da settant’anni, si è realizzata (gli eventi
futuri potranno accertarlo) si potrà dire che è nata la Terza Repubblica.
Sembra che si sia formato, finalmente, un Governo con le mani e con le facce
pulite, che ha intenzione di tutelare gli interessi dell’intero popolo, di
rendere concreta quella Giustizia sociale invocata dalla gente onesta che ha
sempre lavorato e pagato imposte
vessatorie.
Dall’Unità d’Italia (17 marzo 1861) ad oggi il popolo italiano è stato
maltrattato e umiliato da almeno quattro sistemi degenerativi della Democrazia:
il giolittismo, il mussolinismo, il craxi-andreottismo e il berlusconismo. Questi “sistemi di Potere” hanno protetto
solo interessi settoriali e privilegi inaccettabili, calpestando la dignità delle
classi sociali disagiate. Per mantenere in vigore quei privilegi sono state
tartassare le categorie sociali più deboli, sono state erogate “pensioni d’oro”
a danno di coloro che percepiscono “pensioni di fame”. Le sperequazioni sociali
hanno raggiunto livelli scandalosi. Un ristretto manipolo di canaglie ha
ridotto alla miseria una stragrande maggioranza di galantuomini.
Adesso, nei cuori di questi ultimi si è accesa la speranza di essere
governati dai difensori del popolo, intenzionati a moralizzare la vita
pubblica, decisi a non farsi maltrattare dai vertici dell’Unione Europea,
capaci di rinegoziare quegli accordi-capestro che hanno strangolato l’economia
italiana. E’ nata la speranza che sia caduto, finalmente, il contrasto secolare
tra gli interessi dei governati e quelli dei governanti, tra le èlites dei
privilegiati e le moltitudini dei lavoratori onesti.
E’ nata la speranza che venga abrogata la famigerata legge Gasparri che ha
consegnato la Rai-Tv (azienda pubblica) nelle mani degli oligarchi dei partiti
che agiscono come propagandisti di interessi privati e che consentono la messa
in onda di programmi-spazzatura al fine di far rimbecillire milioni di
telespettatori. E’ nata la speranza che la Rai-Tv venga finalmente liberata da
spocchiosi usurpatori, beneficiari di contratti milionari non per competenza ma
per “appartenenza”. Che l’Informazione sia realmente pluralista, dando spazio anche
a quelle formazioni sociali (tutelate dalla Carta costituzionale) che fino ad
ora sono state imbavagliate.
Lanciamo un accorato appello agli attuali Governanti: non deludete le
aspettative di circa venti milioni di italiani che hanno votato per le forze
politiche che vi sostengono in Parlamento e che invocano quel Cambiamento “conditio sine qua non” della Democrazia
autentica.
12 giugno 2018. Il Consiglio
Direttivo del Movimento Salvemini
E mail: lattualita@yahoo.it
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