martedì 12 giugno 2018

Comunicato stampa


Fino a qualche mese fa le principali decisioni della Politica italiana sono state prese da oligarchìe che nulla avevano a che fare con la Democrazia. Sono stati  stipulati accordi da leaders politici durante incontri segreti (basti citare il patto del Nazareno tra gli esponenti del Partito Democratico e quelli di Forza Italia). Vale a dire, accordi stipulati tra “cerchi magici” che hanno escluso la partecipazione dei giornalisti, organi indispensabili per informare l’opinione pubblica. Evidentemente si trattava di accordi il cui contenuto era talmente osceno che non poteva essere portato a conoscenza del popolo, al quale pur appartiene la sovranità (art. 1 della Costituzione).
Sarebbe opportuno ricordare che fin dal 1953 (appena cinque anni dopo l’entrata in vigore della Costituzione) alcuni protagonisti dell’Assemblea costituente avevano manifestato la loro delusione affermando che il popolo era stato considerato dagli oligarchi dei partiti alla stregua di un “sovrano senza  scettro”. In effetti, i sotterfugi attuati dai “rappresentanti” del popolo nell’arco degli ultimi settant’anni hanno svuotato di contenuto la parola Democrazia (governo del popolo, nell’esclusivo interesse del popolo).
Sia la prima che la seconda Repubblica (nata dopo Tangentopoli del 1992) sono naufragate per colpa di oligarchi arroganti e corrotti, che hanno trattato il popolo come una massa di sudditi da tartassare spietatamente.
Adesso, sembra che la maggioranza dei tartassati  abbia colto l’occasione delle elezioni politiche del 4 marzo u.s. per alzare la testa e porre fine alla perversa prassi dei “cerchi magici” (gruppi di potere al servizio di potenti lobby finanziarie che tutelano solo i propri interessi).
Se questa svolta, attesa da settant’anni, si è realizzata (gli eventi futuri potranno accertarlo) si potrà dire che è nata la Terza Repubblica. Sembra che si sia formato, finalmente, un Governo con le mani e con le facce pulite, che ha intenzione di tutelare gli interessi dell’intero popolo, di rendere concreta quella Giustizia sociale invocata dalla gente onesta che ha sempre lavorato e pagato  imposte vessatorie.
Dall’Unità d’Italia (17 marzo 1861) ad oggi il popolo italiano è stato maltrattato e umiliato da almeno quattro sistemi degenerativi della Democrazia: il giolittismo, il mussolinismo, il craxi-andreottismo e il berlusconismo.  Questi “sistemi di Potere” hanno protetto solo interessi settoriali e privilegi inaccettabili, calpestando la dignità delle classi sociali disagiate. Per mantenere in vigore quei privilegi sono state tartassare le categorie sociali più deboli, sono state erogate “pensioni d’oro” a danno di coloro che percepiscono “pensioni di fame”. Le sperequazioni sociali hanno raggiunto livelli scandalosi. Un ristretto manipolo di canaglie ha ridotto alla miseria una stragrande maggioranza di galantuomini.
Adesso, nei cuori di questi ultimi si è accesa la speranza di essere governati dai difensori del popolo, intenzionati a moralizzare la vita pubblica, decisi a non farsi maltrattare dai vertici dell’Unione Europea, capaci di rinegoziare quegli accordi-capestro che hanno strangolato l’economia italiana. E’ nata la speranza che sia caduto, finalmente, il contrasto secolare tra gli interessi dei governati e quelli dei governanti, tra le èlites dei privilegiati e le moltitudini dei lavoratori onesti.
E’ nata la speranza che venga abrogata la famigerata legge Gasparri che ha consegnato la Rai-Tv (azienda pubblica) nelle mani degli oligarchi dei partiti che agiscono come propagandisti di interessi privati e che consentono la messa in onda di programmi-spazzatura al fine di far rimbecillire milioni di telespettatori. E’ nata la speranza che la Rai-Tv venga finalmente liberata da spocchiosi usurpatori, beneficiari di contratti milionari non per competenza ma per “appartenenza”. Che l’Informazione sia realmente pluralista, dando spazio anche a quelle formazioni sociali (tutelate dalla Carta costituzionale) che fino ad ora sono state imbavagliate.
Lanciamo un accorato appello agli attuali Governanti: non deludete le aspettative di circa venti milioni di italiani che hanno votato per le forze politiche che vi sostengono in Parlamento e che invocano quel Cambiamento “conditio sine qua non” della Democrazia autentica.
12 giugno 2018.         Il Consiglio Direttivo del Movimento Salvemini
                                           E mail:  lattualita@yahoo.it

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