martedì 26 maggio 2020

Comunicato Stampa

NON C’E’ DEMOCRAZIA SENZA PARI OPPORTUNITA’

Da oltre un secolo vige un “sistema” di selezione di rappresentanti del popolo fondato sul clientelismo, sul voto di scambio, su campagne elettorali finanziate da Anonimi, su brogli e via dicendo. Le cronache giornalistiche hanno messo in evidenza una serie impressionante di scandali di cui i protagonisti sono stati “leaders” privi di scrupoli morali e smaniosi di occupare le poltrone del Potere.
Questo fenomeno caratterizza la Storia d’Italia fin dalla proclamazione dell’Unità. Basti considerare gli intrighi del “trasformismo” parlamentare (ideato e manovrato da Agostino Depretis) e rileggere il libro “Il ministro della Malavita” (Giovanni Giolitti) pubblicato da Gaetano Salvemini nel 1910. Ancor oggi sono numerose le anomalie causate da leggi elettorali che incoraggiano una tendenza atavica di gran parte dei politici nostrani: quella di truffare gli avversari per occupare i posti-chiave delle Istituzioni.
Una moltitudine di faccendieri e di lobbisti ha favorito le ambizioni di politici spregiudicati responsabili, tra l’altro, di aver fatto crescere il Debito Pubblico fino a superare la cifra spaventosa di duemila miliardi di euro. Ciò è avvenuto soprattutto perché la Costituzione del 1948 (art. 49) ha consegnato ai partiti (e soltanto a loro) la possibilità di “concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”. Tutte le altre formazioni sociali sono state emarginate da oligarchi avidi di poltrone, implacabili applicatori del “manuale Cencelli” e insaziabili lottizzatori dei mass-media (cartacei e televisivi).
E’ per queste ragioni che il Movimento Salvemini auspica la nascita di una Politica a costo zero, che consenta ad ogni cittadino (cioè anche a chi non dispone di cospicue risorse finanziarie) di “concorrere a determinare la politica nazionale”. Coloro che si oppongono a questa visione della Politica vanificano l’esplicito dettato costituzionale “E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico…”. L’auspicio del Movimento Salvemini, pertanto, non può essere considerato alla stregua di utopia. Potrebbe realizzarsi se l’opinione pubblica inducesse gli esponenti delle forze politiche a dare avvio ad una nuova fase costituente per introdurre nella nuova Carta il principio della Demo-random-crazia, illustrato dettagliatamente dal gennaio 2006 sul periodico “L’Attualità” e in alcuni libri recensiti nel sito web movimentosalvemini.blogspot.it

26 maggio 2020

Il Consiglio Direttivo del Movimento Salvemini

Nessun commento:

Posta un commento