IL GRANDE MERIDIONALISTA GAETANO SALVEMINI.
Gaetano Salvemini è stato un
grande e attivo meridionalista. Era nato a Molfetta nel 1973 e in gioventù
seguì a Firenze, quale allievo, il Prof.
P. Villari e in questa artistica città si laureò nel 1896 in Lettere,
sostenendo una tesi sulla “Dignità cavalleresca nel Comune di Firenze” dal 1280
al 1296.In questa tesi di Laurea il Salvemini descrive la lotta politica, vista
in funzione dei contrasti sociali e della lotta di classe. Nel 1902 fu docente
universitario della cattedra di Storia Moderna presso l'Università di Messina e
nel 1910 insegnò in quella di Pisa e nel 1916 in quella di Firenze.
Nel 1905 scrisse il “Saggio su
Mazzini” e nel 1906 il saggio sulla “Rivoluzione francese”. S'iscrisse al
P.S.I. E sin dalla fine del 1800 cominciò ad interessarsi della questione
meridionale, insistendo sulla necessità di un collegamento tra operai del Nord
e contadini del Sud nel quadro di un programma che si fondava sulla conquista
del suffragio universale, sull'abolizione del dazio sul grano e delle tariffe
doganali, che proteggevano l'industria e sulla formazione di una piccola
proprietà contadina, che liquidasse dall'interno il latifondo.
Nel 1911, poiché il P.S.I. si
mostrava favorevole a Giolitti, lasciò il partito fondando il settimanalr
“L'Unità”, che gli servì per condurre una grande attività per la formazione di
un'opinione pubblica laica progressista e capace di misurarsi su problemi
concreti e sentiti dal popolo.
Si dichiarò contrario alla campagna
di Libia nel 1911, mentre fu favorevole all'intervento dell'Italia nella I
Guerra mondiale. Fu sempre uno dei più tenaci oppositori a Benito Mussolini e
al fascismo, per cui nel 1925 fu arrestato per il suo per il suo periodico
antifascista “Non mollare”. Poco dopo riacquistò la libertà, ma per stare tranquillo preferì emigrare in
Francia e poi in Inghilterra e nel 1934 si stabilì negli U.S.A., dove insegnò
Storia italiana nell'Università Harvard, continuando la sua tenace lotta contro Mussolini e il suo fascismo. Collaborò
con il Movimento “Giustizia e Libertà” e successivamente con la “Mazzini
society”. Nel 1947, dopo che in Italia non c'era più il fascismo e la Monarchia
bensì l'Italia repubblicana e le donne avevano votato per la prima volta il 2/6/1946,
Gaetano Salvemini tornò in Patria, riprendendo ad insegnare presso l'Università
di Firenze.
Collaborò con molte riviste, di
cui citiamo “Il Mondo”, “Critica sociale”,”Il Ponte”, ecc.
Nel 1927 aveva pubblicato in
inglese a New York “La dittatura fascista in Italia”, nel 1930 e 1831 in
Francia e in lingua francese “Il terrore fascista” e “Mussolini diplomatico”,
nel 1944 pubblicò “La politica estera dell'Italia dal 1981 al 1914” e nel 1953
pubblicò a Londra in inglese “Preludio alla seconda guerra mondiale”.
Il Prof. Gaetano Salvemini,
storico e uomo politico, insegnò ai giovani che bisogna amministrare la cosa
pubblica con serietà e soprattutto con onestà, cosa che ribadisce con discorsi
e con tante opere pubblicate il suo valente e stimatissimo pronipote Sen. Prof.
Cosmo G..S.Salvemini, Ministro del P.M.S.P., Presidente dell'UN.I.A.C., docente
universitario e fondatore e direttore de “L'Attualità” di Roma. Gaetano
Salvemini per quanto ha fatto per il Meridione merita di essere ricordato
specialmente quest'anno, in cui ricorre il 55° anniversario della sua morte,
avvenuta a Sorrento nel 1957.
Soc.
Dr. Cav. Mario Coletti
03 Aprile 2012
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