Quando e se il papa si dimetterà sarà troppo tardi
Andiamo a vedere che cosa succede nel mese di marzo 2010. Benedetto XVI chiede pubblicamente scusa per gli abusi commessi dai vescovi e dai preti pedofili dell’Irlanda.
Dichiara testualmente: “Avete tradito la fiducia di giovani innocenti e dei loro genitori. Dovete rispondere a Dio e ai tribunali debitamente costituiti”... “Riconoscete apertamente la vostra colpa e sottomettetevi alle esigenze della giustizia ma non disperate della misericordia di Dio”. ... “A nome della Chiesa esprimo la vergogna e il rimorso che tuffi proviamo e vi chiedo di non perdere la speranza”.
“All’appello del Pontefice seguiranno provvedimenti concreti per unificare in ogni nazione la risposta delle gerarchie ecclesiastiche all’emergenza”, spiegano nei Sacri Palazzi. “Per il buon nome della Chiesa e per evitare scandali non c’è stata tutela delle persone” a causa di una “preoccupazione fuori luogo” dei vescovi. “Possono portare frutti di grazia la nostra tristezza, le lacrime, lo sforzo sincero di raddrizzare gli errori del passato e il fermo proposito di correzione”, auspica Joseph Ratzinger in un documento mai scritto prima da un Papa. “Non cerca scusanti e non scarica su altri le responsabilità dei crimini”, sottolinea il portavoce vaticano Lombardi.
Alle vittime Benedetto XVI esprime “vergogna e rimorso”, ai vescovi rimprovera di “aver mancato, a volte gravemente” tenendo nascosti gli abusi. Ai fedeli d’Irlanda raccomanda preghiere e uno sforzo congiunto per “rinnovare” la Chiesa e “raddrizzare gli errori del passato”. Al colpevole impartisce un preciso ordine: “Dovete rispondere di ciò che avete fatto davanti a Dio onnipotente, come davanti a tribunali debitamente costituiti”. Una diagnosi “lucida e severa”, commenta l’Osservatore Romano, anche se alcune associazioni di vittime si sono dette “deluse per quello che definiscono un mero richiamo al rispetto del diritto canonico”, mentre “la responsabilità dell’insabbiamento della verità è di un meccanismo che arriva fino ai vertici del Vaticano”.
Per spazzare via la “sporcizia” dalla Chiesa, il Papa propone un cammino di “guarigione, rinnovamento, riparazione”, ~iettendosi dalla parte dei fedeli “profondamente turbati” dagli scandali, e delle vittime che “hanno sofferto tremendamente”. Benedetto XVI chiede loro di “non perdere la speranza”, né la fede in una “Chiesa purificata dalla penitenza e rinnovata nella carità pastorale”.
E, come nella bufera dei “Legionari di Cristo” (messi sotto osservazione dalla Santa Sede per gli abusi sessuali del fondatore Maciel), Benedetto XVI affiderà ai suoi incaricati in Irlanda una “visita apostolica” con il mandato di “aiutare la Chiesa locale nel suo cammino di rinnovamento”. La speranza del Papa è che vescovi e sacerdoti “riesaminando i documenti conciliari, i riti liturgici dell’ ordinazione e della professione e i recenti insegnamenti pontifici ,giungano “ad un più profondo apprezzamento delle rispettive vocazioni in modo da riscoprire le radici della fede in Cristo”. Il secolarismo e un “frainteso” approccio al Vaticano Il (incluse “le procedure inadeguate per determinare I’ idoneità dei candidati al sacerdozio”) sono il contesto in cui è esplosa la pedofilia nel clero.
Resta il fatto, però, che Ratzinger ha commesso per molti anni il peccato di omissione (secondo la dottrina cattolica) e quindi, se vuole essere coerente con la sua fede, dovrebbe di-mettersi dalla carica di pontefice.
Cosmo S.G. Salvemini
“Informazione manipolata dalle lobby” Marzo 2011
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