domenica 24 febbraio 2013

Proposta di riforme Istituzionali: pagine scelte da "DEMOCRAZIA DEGENERATA"



Il testo DEMOCRAZIA DEGENERATA di Cosmo G. Sallustio Salvemini è consultabile presso la Biblioteca Nazionale Centrale (viale Castro Pretorio) in Roma.  Per informazioni e prenotazioni di copie rivolgersi al cell. 347.0333846.







1 commento:

  1. “DEMOGRAZIA DEGENERATA”
    C. G. S. Salvemini, con questo poderoso e circostanziato volume, si colloca nell’ambito delle ricerche storiche sulle origini della degenerazione della democrazia, partendo da tutta una serie di avvenimenti avvenuti dalla caduta del regime fascista partendo dalle anomalie giuridiche nell’elezione dell’Assemblea Costituente, alla illegalità del Referendun da cui nacque la Repubblica, nella descrizione della nascita del debito pubblico per colpa del partitismo fino all’attuale incolmabile
    deficit; analizzando le stragi di Stato da parte della mafia e dal terrorimo, tangentopoli, la plutocrazia e la nascita della dittatura dei partiti.
    L’utilità di questo lavoro è fuor di dubbio in quanto coglie dettagliatamente gli aspetti di fondo dell’ampia ricerca dell’Autore e permette di avere un’esatta percezione dell’incontrovertibile realtà della drammatica situazione in cui si dibatte la nostra Italia. Nessuno può mettere in dubbio le documentatissime argomentazioni dell’Autore e tutti comprendiamo come l’Italia dei nostri giorni, costituisce un caso patetico, reso ancora più singolare dalla rassegnazione e dalla supina tolleranza, la quale rappresenta il terreno della germinazione degli abusi, perchè
    ogni abuso non represso rende gli autori adusati, alle reiterazioni dei
    misfatti. In Italia, la concezione e la pratica della degenerazione dell’attuale democrazia rivela il vaso di Pandora che, dischiudendosi, liberò e diffuse tutti i mali di cui era pieno. In ultimo, per risolvere il pericoloso declino della civiltà politica del nostro Paese viene riproposto
    il modello greco-antico della democrazia: il sorteggio nell’attribuzione delle cariche istituzionali che se introdotto nell’ordinamento costituzionale impedirebbe “de facto” ai politici di occupare le poltrone e restarvi incollati per decenni. Questo modello ha garantito per quasi
    due secoli (506-322 a.C.) l’identità tra governanti e governati ed instaurato il governo del popolo sul popolo. Già 2007 Salvemini ha dettagliatamente ragguagliato l’opinione pubblica su tale argomento col volume “Dalla corrotta oligarchia alla demo-sorte-crazia” ottenendo notevole successo. Le analisi di Salvemini sono descritte secondo uno schema analitico ben preciso e documentato. Da ogni pagina emerge lo stile, che è stato di vita, oltre che di pensiero, dell’Autore. Auguriamo, col cuore di vero patriottismo e amore patrio, l’accoglimeninto di tale miracolosa risoluzione.
    Pasquale Chiaranda
    (Presidente del Libero Sindacato Scrittori Europei)

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