LE SARDINE HANNO RISVEGLIATO LA SOCIETA' ITALIANA DAL TORPORE
Il Movimento Salvemini, com’è noto, è un’aggregazione socio-culturale
(fondata il 16 ottobre 1962) che agisce al di sopra dei partiti politici. Il
suo fine principale è quello di risvegliare le coscienze dormienti per
moralizzare la vita pubblica. Per questa ragione considera la nascita del
Movimento delle Sardine come un fatto positivo per la tutela della Democrazia. Questo Movimento
è nato a Bologna il 14 novembre 2019 e si sta diffondendo rapidamente in tutta
Italia all’insegna dell’antifascismo e dell’antirazzismo. Non esibisce bandiere
di nessun colore politico e non pronuncia parole offensive verso nessuno.
Ha ragione Marco Travaglio quando elogia la distanza delle Sardine dai
partiti politici e quando scrive “Per sgonfiare i palloni gonfiati (Matteo
Salvini) basta uno spillo”. Si tratta,
quindi, di un’entusiastica partecipazione popolare che ha avuto origine su
Facebook, con il flash mob “Seimila
sardine contro Salvini”. Poi si sono riunite in piazza oltre 15.000 persone. Sono da condividere i loro slogan “Bologna
non abbocca”, “l’Emilia Romagna non si lega”, “l’Italia si slega”. Gli ideatori
del Movimento non hanno in tasca tessere di partito. Hanno redatto un Manifesto
in cui si legge: “Siamo contro i
populisti che hanno avuto la libertà di affogare i contenuti politici sotto un
oceano di comunicazione vuota e di vana retorica. Vogliamo la politica con la P
maiuscola. Siamo già centinaia di migliaia e siamo pronti a dire basta. Lo
faremo nelle nostre case, nelle nostre piazze e sui social network”.
E’ un Movimento spontaneo interclassista che vuole arginare la Lega nelle
elezioni del 26 gennaio 2020 per il rinnovo del Consiglio regionale e per
l’elezione del Governatore. Non bisogna dimenticare che negli Anni ’80 la Lega
Lombarda (antenata dell’attuale Lega)
chiedeva la secessione e che Umberto Bossi (suo leader) urlava slogan come
“Padania Libera” e “Roma ladrona”. Ed
oggi la Lega chiede maggiore autonomia (normativa e tributaria) per le Regioni
del Nord. Chiede cioè la spaccatura dell’Italia in due territori (una
secessione mascherata con la parola “autonomia”). Un’offesa alla memoria degli
eroi del Risorgimento che hanno immolato la vita per far nascere un’ Italia
unita e indipendente.
Il Movimento delle Sardine merita di essere incoraggiato e sostenuto per il
suo intento di dar vita ad una società di cittadini onesti governati da
galantuomini. E’ lo stesso intento del Movimento Salvemini quando propone (dal
gennaio 2006) di inserire nella nuova Costituzione il principio della
Demo-random-crazia (modello ateniese, imperniato sul metodo Pericle e adattato
al nostro tempo). Conosciamo la melensa
obiezione degli ultra-conservatori secondo i quali il predetto principio
sarebbe un’idea utopistica. Ad essi rispondiamo con il monito lanciato nel 1919
da Gaetano Salvemini: “Le idee sono come
i semi. Dopo essere rimaste sterili per anni e per secoli, si diffondono con
rapidità fulminea. Nessuno può dire fin dove arriverà e quando fruttificherà un
seme abbandonato al vento”.
Il tempo è galantuomo. Prima o poi le “utopie” si realizzano. Auguriamoci che il Movimento delle Sardine
contribuisca a far nascere in Italia la vera democrazia. Bisogna saper
attendere. Siamo appena agli inizi di un fenomeno che apre il cuore alla
speranza. Ogni albero va giudicato non dal colore delle foglie ma dai frutti
che produce. Il nostro sincero auspicio è che gli organizzatori del Movimento
non si lascino corrompere dalla diabolica avidità di Potere né dalla morbosa
sete di poltrone, sotto la ben nota maschera di coloro che finora hanno detto
(ipocritamente) di agire “per il bene del Paese” (e poi hanno agito per
mantenere privilegi, per cambiare casacca, per truccare appalti pubblici, per
acquistare voti sporchi, per umiliare il principio delle Pari Opportunità).
Hanno agito, insomma, come Giovanni dalle Bande Nere, che si vendeva a chi gli
dava più soldi.
Auspichiamo, in sostanza, che le Sardine si mantengano incorruttibili e che
diano seguito all’accorato appello lanciato nel 1953 da Gaetano Salvemini: “Bisogna dar vita ad una Alleanza di persone
illuminate, esperte ed oneste che si uniscano al di sopra dei partiti per
accordarsi su problemi concreti e, di volta in volta, cerchino le forze
politiche necessarie per risolverli”.
13 dicembre 2019. Il Consiglio Direttivo del Movimento
Salvemini
Nessun commento:
Posta un commento