lunedì 12 luglio 2021

Comunicato Stampa

 

         LETTERA APERTA A ELISABETTA D’INGHILTERRA

Ciò che è accaduto ieri sera allo stadio londinese di  Wembley ha offuscato l’immagine dell’Inghilterra al cospetto del mondo. Ritengo doveroso premettere che non va biasimato tutto il popolo inglese ma solo quei tifosi (forse ubriachi) che si sono permessi di fischiare l’Inno di Mameli: un fatto gravissimo sotto il profilo morale oltreché diplomatico.

La stampa inglese, nei giorni precedenti la finale del campionato europeo, avrebbe dovuto orientare l’opinione pubblica verso comportamenti degni di un Paese che si autodefinisce civile. Avrebbe dovuto evitare che si creasse un clima di eccessiva euforia, aggravata da sentimenti di scomposta ostilità verso gli italiani. Tra i doveri principali del giornalismo autentico c’è quello di contribuire a formare la retta coscienza dei lettori.

E’ sintomatico il fatto che molti tifosi inglesi avevano fatto tatuare l’immagine della Coppa sulle braccia e sulle gambe alcuni giorni prima della finale. Erano sicuri di vincere. Il giorno precedente la partita, infatti. un mio amico inglese aveva detto che l’Inghilterra avrebbe vinto per due ragioni: perché era “atleticamente superiore” e perché le Monarchie “funzionano meglio delle Repubbliche” (una idiozìa, quest’ultima, per un repubblicano demorandomcratico come me).

Abbiamo assistito ad una scena indecorosa: quasi tutti i calciatori inglesi si sono tolti la medaglia subito dopo averla ricevuta dal rappresentante della UEFA ed hanno poi abbandonato il campo per non assistere al trionfo degli Azzurri.

Ma c’è altro da rilevare: il principe William e sua moglie Kate , con una smorfia nel volto, sono andati via  snobbando il Presidente Mattarella.

Cara regina Elisabetta, Lei non ha alcuna colpa per questi comportamenti scorretti di alcuni suoi familiari e di alcuni suoi sudditi. Suppongo che Lei abbia trovato il modo per far capire loro che la prima regola che gli sportivi devono osservare è quella di congratularsi lealmente con gli avversari  che vincono. Desidero dirLe un’ultima cosa: suggerisca al commissario tecnico della nazionale inglese di insegnare a calciare i rigori.

Con grande stima Le porgo un rispettoso saluto e sinceri auguri di buona salute.

12 luglio 2021                                     Cosmo G. Sallustio Salvemini

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