LETTERA
APERTA A ELISABETTA D’INGHILTERRA
Ciò che è accaduto ieri sera allo stadio londinese di Wembley ha offuscato l’immagine
dell’Inghilterra al cospetto del mondo. Ritengo doveroso premettere che non va
biasimato tutto il popolo inglese ma solo quei tifosi (forse ubriachi) che si
sono permessi di fischiare l’Inno di Mameli: un fatto gravissimo sotto il
profilo morale oltreché diplomatico.
La stampa inglese, nei giorni precedenti la finale del campionato europeo,
avrebbe dovuto orientare l’opinione pubblica verso comportamenti degni di un
Paese che si autodefinisce civile. Avrebbe dovuto evitare che si creasse un
clima di eccessiva euforia, aggravata da sentimenti di scomposta ostilità verso
gli italiani. Tra i doveri principali del giornalismo autentico c’è quello di
contribuire a formare la retta coscienza dei lettori.
E’ sintomatico il fatto che molti tifosi inglesi avevano fatto tatuare
l’immagine della Coppa sulle braccia e sulle gambe alcuni giorni prima della
finale. Erano sicuri di vincere. Il giorno precedente la partita, infatti. un
mio amico inglese aveva detto che l’Inghilterra avrebbe vinto per due ragioni:
perché era “atleticamente superiore” e perché le Monarchie “funzionano meglio
delle Repubbliche” (una idiozìa, quest’ultima, per un repubblicano
demorandomcratico come me).
Abbiamo assistito ad una scena indecorosa: quasi tutti i calciatori inglesi
si sono tolti la medaglia subito dopo averla ricevuta dal rappresentante della
UEFA ed hanno poi abbandonato il campo per non assistere al trionfo degli
Azzurri.
Ma c’è altro da rilevare: il principe William e sua moglie Kate , con una
smorfia nel volto, sono andati via
snobbando il Presidente Mattarella.
Cara regina Elisabetta, Lei non ha alcuna colpa per questi comportamenti
scorretti di alcuni suoi familiari e di alcuni suoi sudditi. Suppongo che Lei
abbia trovato il modo per far capire loro che la prima regola che gli sportivi
devono osservare è quella di congratularsi lealmente con gli avversari che vincono. Desidero dirLe un’ultima cosa: suggerisca
al commissario tecnico della nazionale inglese di insegnare a calciare i
rigori.
Con grande stima Le porgo un rispettoso saluto e sinceri auguri di buona
salute.
12 luglio 2021 Cosmo G. Sallustio Salvemini
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