lunedì 1 luglio 2019

Comunicato Stampa


ATTUARE  UN  NUOVO  PIANO  MARSHALL  DI  DIMENSIONE  MONDIALE

I flussi migratori hanno non accennano a diminuire. Hanno creato in Italia e in molti altri Paesi allarmanti squilibri sociali, con ripercussioni sull’Ordine Pubblico. Non tutti gli immigrati sono disposti ad integrarsi con le popolazioni dei Paesi ospitanti.
Coloro che, in campo politico ed ecclesiastico, da decenni hanno predicato l’Accoglienza (indiscriminata) non si sono mai preoccupati di garantire un lavoro ed un tetto alla moltitudine di immigrati, lasciando irresponsabilmente che questi ultimi fossero sfruttati come schiavi (salari di quattro euro l’ora) ed allocati in squallide baraccopoli.

I predicatori dell’Accoglienza tout court non hanno previsto che una parte consistente degli immigrati fosse facile preda delle organizzazioni criminali per lo spaccio delle droghe. Un tale modo di Accoglienza ha moltiplicato i problemi sociali ed ha incrementato il tasso di criminalità.

Evidentemente, la politica delle “porte aperte a tutti” fa comodo alle potenti lobby della Finanza, dell’Industria e dell’Agricoltura perché possono disporre di una gran massa di mano d’opera a bassissimo costo. Non è vero, quindi, che i flussi migratori non si possono interrompere. Vero è che non si vogliono interrompere, per soddisfare gli interessi economici dei gestori di quelle lobby.

Gli immigrati in cerca di un lavoro onesto e di un tetto decente sono esseri umani  e come tali hanno una dignità che tutti devono rispettare. Vanno respinti solo coloro che vogliono svolgere attività criminali di vario genere.

Ogni problema sociale può essere risolto quando c’è la volontà politica di risolverlo. “Nihil difficile volenti”.
Una soluzione potrebbe esserci, se i Governi nazionali si attivassero seriamente presso l’O.N.U., massima autorità internazionale, che ha il dovere morale di adottare ogni misura idonea. Sono i Governi che dovrebbero proporre all’Assemblea generale dell’O.N.U. di approvare una Risoluzione sulla creazione di un nuovo Piano Marshall mondiale, con particolare riferimento alle popolazioni dell’Africa, dell’Asia e dell’America latina.
Investendo capitali  per l’apertura di cantieri in questi tre continenti, per edificare case, scuole, ospedali e infrastrutture di vario genere, potrebbero essere creati nuovi posti di lavoro.
 Ripristinando i contingenti militari dei “Caschi Blu” l’O.N.U. potrebbe porre fine a guerre e guerriglie, garantire la pace, “conditio sine qua non” per far restare le popolazioni nelle terre di origine, per impedirne lo sradicamento.
Adottando queste misure finanziarie e militari l’O.N.U. attuerebbe i propri scopi istituzionali e giustificherebbe la propria esistenza. Spetta ai Governi degli Stati più potenti il compito di intraprendere iniziative finalizzate alla soluzione del cronico problema migratorio mondiale.
30 giugno 2019.          Il Consiglio Direttivo del Movimento Salvemini

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