ATTUARE UN NUOVO PIANO MARSHALL DI DIMENSIONE MONDIALE
I flussi migratori hanno non accennano a diminuire. Hanno creato in Italia
e in molti altri Paesi allarmanti squilibri sociali, con ripercussioni sull’Ordine
Pubblico. Non tutti gli immigrati sono disposti ad integrarsi con le
popolazioni dei Paesi ospitanti.
Coloro che, in campo politico ed ecclesiastico, da decenni hanno predicato
l’Accoglienza (indiscriminata) non si sono mai preoccupati di garantire un
lavoro ed un tetto alla moltitudine di immigrati, lasciando irresponsabilmente
che questi ultimi fossero sfruttati come schiavi (salari di quattro euro l’ora)
ed allocati in squallide baraccopoli.
I predicatori dell’Accoglienza tout
court non hanno previsto che una parte consistente degli immigrati fosse
facile preda delle organizzazioni criminali per lo spaccio delle droghe. Un
tale modo di Accoglienza ha moltiplicato i problemi sociali ed ha incrementato
il tasso di criminalità.
Evidentemente, la politica delle “porte
aperte a tutti” fa comodo alle potenti lobby della Finanza, dell’Industria
e dell’Agricoltura perché possono disporre di una gran massa di mano d’opera a
bassissimo costo. Non è vero, quindi, che i flussi migratori non si possono
interrompere. Vero è che non si vogliono interrompere, per soddisfare gli
interessi economici dei gestori di quelle lobby.
Gli immigrati in cerca di un lavoro onesto e di un tetto decente sono
esseri umani e come tali hanno una
dignità che tutti devono rispettare. Vanno respinti solo coloro che vogliono
svolgere attività criminali di vario genere.
Ogni problema sociale può essere risolto quando c’è la volontà politica di
risolverlo. “Nihil difficile volenti”.
Una soluzione potrebbe esserci, se i Governi nazionali si attivassero
seriamente presso l’O.N.U., massima autorità internazionale, che ha il dovere
morale di adottare ogni misura idonea. Sono i Governi che dovrebbero proporre
all’Assemblea generale dell’O.N.U. di approvare una Risoluzione sulla creazione
di un nuovo Piano Marshall mondiale, con particolare riferimento alle
popolazioni dell’Africa, dell’Asia e dell’America latina.
Investendo capitali per l’apertura
di cantieri in questi tre continenti, per edificare case, scuole, ospedali e
infrastrutture di vario genere, potrebbero essere creati nuovi posti di lavoro.
Ripristinando i contingenti militari
dei “Caschi Blu” l’O.N.U. potrebbe porre fine a guerre e guerriglie, garantire
la pace, “conditio sine qua non” per
far restare le popolazioni nelle terre di origine, per impedirne lo
sradicamento.
Adottando queste misure finanziarie e militari l’O.N.U. attuerebbe i propri
scopi istituzionali e giustificherebbe la propria esistenza. Spetta ai Governi
degli Stati più potenti il compito di intraprendere iniziative finalizzate alla
soluzione del cronico problema migratorio mondiale.
30 giugno 2019. Il Consiglio
Direttivo del Movimento Salvemini
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