lunedì 12 agosto 2019

Comunicato stampa


                   EDUCARE I GIOVANI ALLA REGOLA DELLE 3 P

Se ai genitori incombe il dovere giuridico di educare i figli va evidenziato che gli operatori culturali (specialmente ai gestori delle reti TV, pubbliche e private) hanno il dovere morale di educare i giovani alla legalità, alla non violenza, alla solidarietà sociale.
Sarebbe ora di limitare gli spazi (eccessivi) dei reality show, dei quiz, dei film e documentari  che mostrano violenze, turpiloquio, trasgressioni di vario genere. Sarebbe ora di rivalutare la saggezza della “maieutica” socratica. Dovrebbe essere riproposto il monito di Gaetano Salvemini “I giovani non sono vasi da riempire ma fiaccole da accendere”. I giovani sono intelligenze da coltivare, sono coscienze da risvegliare, se vogliamo edificare una società di cittadini responsabili, di lavoratori onesti, di galantuomini.
Purtroppo, nei secoli passati certi leaders politici e religiosi, con comportamenti spregiudicati, hanno contribuito a creare una “forma mentis” caratterizzata da astuzie canagliesche e da azioni truffaldine. Non ci si deve meravigliare, quindi, se oggi la corruzione è diventata una regola di vita per un’alta percentuale di persone, specialmente nei ceti sociali altolocati ed economicamente agiati. Molti “Epuloni” fanno a gara per ingannare la gente, per intascare tangenti sugli appalti di opere pubbliche e per truffare il Fisco.
Basti considerare il dilagante fenomeno dei “furbetti del cartellino”. Che fare?  Innanzitutto, esortare i giovani a riflettere attentamente prima di agire, a saper discernere le azioni lecite da quelle illecite, a rafforzare la volontà per respingere ogno invito a deviare dalla retta via. Poi, bisogna aiutarli a manifestare le loro opinioni negli unici due modi leciti: parlando educatamente e scrivendo sensatamente. E’ fin dagli anni dell’infanzia che tali precetti pedagogici dovrebbero essere inculcati. E’ un grave errore lasciar vivere i minori in famiglie  deviate. I Tribunali dei Minori dovrebbero applicare con maggiore frequenza e sollecitudine le leggi vigenti. Non servono leggi speciali.
Spetta, pertanto, ai genitori, ai docenti e a tutti gli operatori culturali il compito di  insegnare la regola aurea delle 3 P: Pensiero, Parola, Penna.                                                                                                  
8 agosto 2019

                          Il Consiglio Direttivo del Movimento Salvemini

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