lunedì 12 agosto 2019

Comunicato stampa


ECCO PERCHE’ GLI ODIERNI CALIGOLA AVVERSANO LA DEMO-RANDOM-CRAZIA

Dal gennaio 2006 il Movimento Salvemini sta illustrando i vantaggi (politici, economici e morali) che si potrebbero ottenere se fosse introdotto nella nuova Costituzione il principio della Demo-random-crazia.
Sta chiedendo, in sostanza, di adattare al nostro tempo il modello ateniese ideato da Clistene, attuato da Efialte e perfezionato da Pericle. Basti meditare sul celebre discorso agli ateniesi fatto da quest’ultimo nel 461 a. C.
Da oltre tredici anni il Movimento sta proponendo all’opinione pubblica l’opportunità di sperimentare quel modello, fondato sull’attribuzione delle principali cariche istituzionali mediante sorteggio, nell’ambito di cittadini volontari, capaci e meritevoli, che dichiarino pubblicamente di voler attuare un determinato programma.
E’ questa l’unica via percorribile per rasserenare l’attuale avvelenato clima politico, per eliminare la perversa prassi del “voto di scambio”, per tagliare le radici della collusione con i clan della malavita organizzata e per trasformare l’Italia in una Casa di Vetro, limpida e trasparente.
Dopo l’intervista rilasciata a Rai 3 (Rai Parlamento – Spazio libero) l’11 marzo u. s., sono pervenute alla redazione de “L’Attualità” (via mail e via cellulare) migliaia di adesioni, alcune delle quali sono firmate da autorevoli personalità. Fino ad oggi sono pervenute complessivamente circa centomila adesioni. Finalmente l’opinione pubblica si sta risvegliando.
Ai sensi dell’art. 50 della Costituzione abbiamo presentato due Petizioni al Presidente della Camera, che sono state protocollate ed inserite all’ordine del giorno dei lavori parlamentari della scorsa legislatura. Le ripresenteremo prossimamente per riproporle all’attuale legislatura.
Perché queste Petizioni non sono state finora inserite nei dibattiti mediatici?  La risposta è facile. Abbiamo capito le ragioni dell’ostruzionismo dialogando con alcuni oligarchi dei partiti politici tradizionali. Abbiamo capito che la Demo-random-crazia strapperebbe dalle loro mani lo strapotere esercitato dal 1948 nel designare i candidati al Parlamento, ai Consigli regionali e comunali, e nel concordare i “voti di scambio” con i capi-bastone che operano in quasi tutti i collegi elettorali.
La Demo-random-crazia, se attuata, eliminerebbe le pastoie, le camarille e i brogli che furono denunciati fin dal 1910 da Gaetano Salvemini nel libro “Il ministro della malavita”. Eliminerebbe la lobby-pluto-crazia.
Ecco perché alcuni leaders politici e alcuni giornali (obbedienti a certi editori) continuano a difendere ostinatamente l’attuale sistema di democrazia “rappresentativa” (fondato sul metodo Caligola) che ha prodotto un Parlamento rissoso e pletorico (quasi mille membri) ed ha alimentato gli appetiti di una marea di consiglieri regionali e comunali (assetati di privilegi e di auto blu pagate dai contribuenti).
Per concludere, poniamo alcune domande: a che servono oggi le cinque (costose) Regioni a Statuto speciale? Quale utilità sociale deriva dai Senatori “a vita”?  Perché la Rai (servizio pubblico) continua ad essere usurpata e lottizzata dagli oligarchi dei partiti (associazioni private)?
Quando i “padroni del vapore” (come li definiva Ernesto Rossi) si degneranno di rispondere formuleremo altre domande, specialmente sulla Questione meridionale e sulla Questione morale.        12 agosto 2019

                           Il Consiglio Direttivo del Movimento Salvemini          

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