ECCO PERCHE’ GLI ODIERNI
CALIGOLA AVVERSANO LA DEMO-RANDOM-CRAZIA
Dal gennaio 2006 il Movimento Salvemini sta illustrando i vantaggi
(politici, economici e morali) che si potrebbero ottenere se fosse introdotto
nella nuova Costituzione il principio della Demo-random-crazia.
Sta chiedendo, in sostanza, di adattare al nostro tempo il modello ateniese
ideato da Clistene, attuato da Efialte e perfezionato da Pericle. Basti
meditare sul celebre discorso agli ateniesi fatto da quest’ultimo nel 461 a. C.
Da oltre tredici anni il Movimento sta proponendo all’opinione pubblica
l’opportunità di sperimentare quel modello, fondato sull’attribuzione delle principali
cariche istituzionali mediante sorteggio, nell’ambito di cittadini volontari,
capaci e meritevoli, che dichiarino pubblicamente di voler attuare un
determinato programma.
E’ questa l’unica via percorribile per rasserenare l’attuale avvelenato clima
politico, per eliminare la perversa prassi del “voto di scambio”, per tagliare
le radici della collusione con i clan della malavita organizzata e per
trasformare l’Italia in una Casa di Vetro, limpida e trasparente.
Dopo l’intervista rilasciata a Rai 3 (Rai Parlamento – Spazio libero) l’11
marzo u. s., sono pervenute alla redazione de “L’Attualità” (via mail e via
cellulare) migliaia di adesioni, alcune delle quali sono firmate da autorevoli
personalità. Fino ad oggi sono pervenute complessivamente circa centomila
adesioni. Finalmente l’opinione pubblica si sta risvegliando.
Ai sensi dell’art. 50 della Costituzione abbiamo presentato due Petizioni
al Presidente della Camera, che sono state protocollate ed inserite all’ordine
del giorno dei lavori parlamentari della scorsa legislatura. Le ripresenteremo
prossimamente per riproporle all’attuale legislatura.
Perché queste Petizioni non sono state finora inserite nei dibattiti
mediatici? La risposta è facile. Abbiamo
capito le ragioni dell’ostruzionismo dialogando con alcuni oligarchi dei
partiti politici tradizionali. Abbiamo capito che la Demo-random-crazia
strapperebbe dalle loro mani lo strapotere esercitato dal 1948 nel designare i
candidati al Parlamento, ai Consigli regionali e comunali, e nel concordare i
“voti di scambio” con i capi-bastone che operano in quasi tutti i collegi
elettorali.
La Demo-random-crazia, se attuata, eliminerebbe le pastoie, le camarille e
i brogli che furono denunciati fin dal 1910 da Gaetano Salvemini nel libro “Il
ministro della malavita”. Eliminerebbe la lobby-pluto-crazia.
Ecco perché alcuni leaders politici e alcuni giornali (obbedienti a certi
editori) continuano a difendere ostinatamente l’attuale sistema di democrazia
“rappresentativa” (fondato sul metodo Caligola) che ha prodotto un Parlamento
rissoso e pletorico (quasi mille membri) ed ha alimentato gli appetiti di una
marea di consiglieri regionali e comunali (assetati di privilegi e di auto blu
pagate dai contribuenti).
Per concludere, poniamo alcune domande: a che servono oggi le cinque
(costose) Regioni a Statuto speciale? Quale utilità sociale deriva dai Senatori
“a vita”? Perché la Rai (servizio
pubblico) continua ad essere usurpata e lottizzata dagli oligarchi dei partiti
(associazioni private)?
Quando i “padroni del vapore” (come li definiva Ernesto Rossi) si
degneranno di rispondere formuleremo altre domande, specialmente sulla
Questione meridionale e sulla Questione morale. 12 agosto 2019
Il Consiglio Direttivo del Movimento Salvemini
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