martedì 8 febbraio 2022

Comunicato Stampa

 

                  “ LA COSTITUZIONE E’ UN MOSTRO DI BESTIALITA’ ”

Dall’Università di Harvard (U.S.A.) Gaetano Salvemini, il 16 maggio 1947, inviò una lettera ad Ernesto Rossi. Ecco una sintesi: “Carissimo Ernesto, sta nascendo la Costituzione più scema che mai sia stata prodotta dai cretini in tutta la Storia dell’umanità… L’Assemblea costituente è piena di somari scelti non dagli elettori ma dalle camorre dei Comitati Centrali dei cosiddetti partiti di massa (D.C.-P.C.I.)… Un’assenza così totale di senso giuridico e di senso comune non si è mai vista in nessun altro Paese del mondo… L’articolo 138 mi piace più di ogni altro perché consente di modificare quel mostro di bestialità”.

Questo tagliente giudizio fu ripreso e rilanciato pochi anni dopo, con dettagliate analisi, da Costantino Mortati, Giuseppe Maranini, Piero Calamandrei, Arturo Jemolo e da molti altri insigni giuristi.

 Avevano previsto il caos istituzionale che inevitabilmente sarebbe successo. Avevano individuato nella Carta del ’48 la fonte della degenerazione del sistema democratico e della corruzione elettoralistica. Una degenerazione che ha avuto inizio negli anni Cinquanta. Uno scandalo dopo l’altro, in cui si sono trovati coinvolti molti politici, faccendieri, imprenditori, boss mafiosi.

Questa corruzione era nota a tutti ma nessuno aveva il coraggio di denunciarla pubblicamente. La vergognosa omertà si è protratta per oltre quarant’anni ed è stata infranta il 29 aprile 1993 da Bettino Craxi (leader del Partito Socialista) ormai sotto inchiesta giudiziaria. In quel suo ultimo discorso alla Camera egli chiamò in correità i leader di tutti i partiti politici. Nessuno osò contestare le sue pesanti accuse.

 E’ da quel momento che la Politica italiana è entrata in agonia. Non riesce ad auto-riformarsi. Non sa edificare quella “casa di vetro” invocata da Luigi Einaudi.

E’ evidente il fallimento dell’attuale sistema di rappresentanza popolare in Parlamento, dal “Porcellum” ad oggi. Il meccanismo elettorale è farraginoso ed inficiato dal voto di scambio politico-mafioso. Le liste dei candidati sono redatte con il famigerato “metodo Caligola” (l’imperatore folle che nominò senatore il suo cavallo).

Oggi la situazione è più grave: non più i cavalli ma i somari (se sono fidati amici dei leaders) vengono invitati ad entrare in Parlamento. Uno spettacolo indecoroso.

A livello locale, oscuri interessi si nascondono dietro le cosiddette “Liste civiche”. Le “macchine da voti” sono manovrate da faccendieri senza scrupoli morali. Non pochi candidati acquistano voti dai clan malavitosi.

Possiamo ancora, ipocritamente, chiudere gli occhi di fronte ai loschi affari realizzati nel corso delle campagne elettorali? Possiamo ancora fingere di ignorare i risultati di numerose inchieste giudiziarie sulla corruzione elettorale e sul “voto di scambio”?  Possiamo ancora assistere ad altre maxi-retate di malavitosi ordinate dalla Magistratura?

E’ un fatto inconfutabile che i vertici dei partiti sono incapaci di eliminare le mele marce prima dell’avvio delle inchieste giudiziarie.

E’ per queste ragioni che il Movimento Salvemini insiste nel proporre di sperimentare, per almeno un decennio, un nuovo sistema di selezione del ceto politico, un sistema trasparente, idoneo a restituire la sovranità al popolo e ad attuare concretamente il principio “Par condicio” (pari opportunità tra ricchi e poveri) per consentire a tutti  di impegnarsi nell’attività politica senza dover raccattare denaro.

Una Politica a costo zero è possibile se i programmi di ciascun  movimento vengono divulgati sui mass-media a spese dell’Erario, utilizzando spazi uguali per tutti.

Il Movimento Salvemini lancia l’ennesimo appello ai cittadini onesti affinchè venga affermato il primato della Morale sulla Politica.

Soltanto la Demo-random-crazia (antico modello democratico ateniese, attuato in versione moderna, con tecnica digitale) potrà eliminare la perenne rissa tra politici ed estromettere dai Palazzi coloro che, per avidità di poltrone, hanno causato l’attuale confusione istituzionale.

Bisogna continuare a promuovere i valori etici. Il nostro motto è “Non mollare!”.

Sull’argomento consigliamo di leggere il recente libro del prof. Cosmo G. Sallustio Salvemini “Cento ragioni per essere demorandomcratico”, con prefazione del prof. Franco Ferrarotti, (Europa Edizioni).

Riportiamo qui di seguito il manifesto realizzato dalla Redazione e pubblicato sul numero di febbraio del giornale “L’Attualità”.

La nostra proposta riformatrice non è rivolta solo agli italiani ma anche agli europei e a tutti gli altri popoli del mondo. Bisogna continuare a seminare. Prima o poi vedremo sbocciare i germogli e raccoglieremo i frutti. Nessuno può impedirci di sognare di poter edificare una società governata da galantuomini.

Siamo certi che i cittadini onesti, prima o poi, avranno quel piglio di orgoglio che determina le svolte epocali della Storia.

 

7 febbraio 2022                   Il Consiglio Direttivo del Movimento Salvemini

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